Pubblicato il: 02/10/2024 alle 11:29
Il giorno 1 ottobre u.s., è stato commemorato il 34° anniversario della morte del Carabiniere Roberto Ticli, Medaglia d’Argento al Valor Militare “Alla Memoria”, occorsa la notte dell’1 Ottobre 1990, a Porto Ceresio (VA), località ove il giovanissimo Carabiniere, originario di Niscemi (CL), espletava il proprio servizio quale addetto alla Stazione Carabinieri. Capo-pattuglia nell’ambito di un servizio per la ricerca e la cattura di latitanti, il caabiniereTicli procedeva al controllo di un individuo, che alla vista dei militari tentava di
defilarsi. Alla richiesta dei documenti, il sospettato consegnava una carta di identità falsa. Resosi conto delle perplessità degli operanti circa l’autenticità del documento, il soggetto si dava alla fuga e esplodeva 2 colpi di revolver, uno dei quali attingeva al torace il Carabiniere Ticli. Il militare, prima di accasciarsi, riusciva a rispondere al fuoco con le armi d’ordinanza in dotazione; soccorso e ricoverato presso l’ospedale di Varese, il carabiniere Ticli alle ore 3:00 decedeva per arresto cardiaco dopo essere stato sottoposto ad intervento chirurgico. Nell’immediatezza dell’evento si procedeva alla ricerca e all’arresto del malvivente: un cittadino svizzero colpito da mandato di cattura internazionale per rapina. L’uomo, condotto in caserma, ammetteva le proprie responsabilità e forniva indicazioni per il recupero della pistola utilizzata. La semplice ma toccante cerimonia commemorativa, alla presenza dell’anziano padre e del fratello del caduto, del Colonnello Alessandro Mucci, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, del Ten. Col. Marco Montemagno, Comandante del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela, di una rappresentanza dell’amministrazione comunale di Niscemi e di una rappresentanza di tutte le Forze di Polizia locali, si è svolta dapprima presso il locale cimitero, con la deposizione di una corona d’alloro sul monumento funebre
che accoglie le spoglie mortali del militare e, successivamente, nella Chiesa Madre di Niscemi, con la celebrazione di una Santa Messa officiata da Don Salvatore Falzone, Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Sicilia e dal parroco della Chiesa Madre Don Massimo Ingegnoso.