Pubblicato il: 09/01/2014 alle 10:58
Giuseppe Centorbi
Una super perizia per verificare se Giuseppe Centorbi era lucido quando sterminò una famiglia nel Nisseno. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'appello di Caltanissetta che sta giudicando Centorbi per la cosiddetta strage di Desusino, contrada di Butera dove il 4 luglio del 2011 freddò a colpi di pistola il capofamiglia Filippo Militano, 52 anni, la moglie Giuseppa Carlino di 45 anni e il figlio tredicenne Salvatore. In primo grado Centorbi fu condannato all'ergastolo ma adesso i giudici nisseni, condividendo la richiesta dell'avvocato Salvo Macrì che difende l'agricoltore, ha chiesto di disporre una perizia psichiatrica su Centorbi per stabilire se fosse consapevole quando uccise e se quindi può continuare a stare in giudizio. La Corte ha affidato l'incarico ad un pool di specialisti chiamato entro tre mesi a valutare le condizioni psichiche di Giuseppe Centorbi. Per il giudice di primo grado, l'imputato era capace di intendere e di volere.