Pubblicato il: 20/01/2014 alle 11:43
Le tante manifestazioni a sostegno della legalità che da un ventennio sono organizzate nell'isola diventata simbolo della lotta tra lo Stato e la mafia stanno cominciando a produrre i suoi frutti.
Diversi movimenti e associazioni hanno organizzato una “mobilitazione permanente” a sostegno di quei magistrati che si occupano del processo Stato-mafia, minacciati di morte dal boss Totò Riina.
Tra le firme sostenitrici: Agende rosse, addio pizzo, professionisti liberi, contrariamente, Ampi, azione civile, io mi arruolo, muovi Palermo, legalità e libertà, associazione nazionale familiari vittime di mafia, cittadinanza per la magistratura, liberi sempre e la freccia di Abaris.
Una “scorta civica” – così come è stata definita – composta da diverse decine i cittadini che, nonostante la pioggia, sono rimasti fermi davanti al palazzo di giustizia di Palermo, posizionandosi come ‘presidio' dell'ingresso dell'edificio.
Il pm Nino Di Matteo, destinatario di quelli che ha chiamato “ordini di morte” da parte del padrino è arrivato stamane al palazzo di giustizia. Il corteo di blindate ha utilizzato l'ingresso laterale che consente l'accesso ai garage sotterranei.