Pubblicato il: 11/02/2014 alle 20:54
Un dirigente della Regione parla di «deputati che agiscono in modo pericoloso» con ambienti affaristico-mafiosi in Sicilia e scoppia la polemica all'Assemblea regionale, col presidente Giovanni Ardizzone che in aula bolla come «molto gravi» le dichiarazioni di Alfonso Cicero, presidente dell'Irsap scortato per una serie di minacce subite, parlando di «gioco al massacro».
Durante la presentazione di un protocollo di legalità tra l'Irsap e la Camera di commercio di Palermo, Cicero stamattina ha detto: «Quando si tocca un'area industriale, si toccano interessi pericolosi di una vasta area grigia, è sbagliato generalizzare il discorso delle responsabilità a tutta l'Assemblea, ma certo ci sono deputati che agiscono in modo pericoloso. E ciò vale in particolare per il centro Sicilia». Le dichiarazioni di Cicero sono state battute dall'agenzia Adnkronos.
«Non è la prima volta che ci troviamo dinnanzi a dichiarazioni di questa portata, non solo di Cicero ma anche di altri esponenti – ha replicato il presidente dell'Ars in aula -. Si cerca di delegittimare l'istituzione Parlamento e mi sembra che ogni volta ritorniamo sui soliti discorsi. Ci parliamo addosso, non ci stiamo a fare la parte di cenerentola. Ritengo che Cicero, le cui dichiarazioni sono certamente gravi perchè colpiscono le istituzioni, si riferiscano a singole persone». Ardizzone ha aggiunto: «Quando si spara nel mucchio si mistifica, sono convinto che il presidente della Commissione antimafia sentirà tutti coloro che fanno queste dichiarazioni e si faranno i relativi approfondimenti, ma le responsabilità penali sono sempre personali. Ritengo opportuno che sia lo stesso Cicero a dovere fare nomi e cognomi: ognuno di noi sa nella propria coscienza se è una persona per bene e se lotta contro la mafia». Netta anche la replica del presidente dell'Antimafia regionale, Nello Musumeci: «Le dichiarazioni del geometra Cicero sono gravi e se dovessero esser fondate porrebbero l'Ars di fronte all'esigenza di fare assoluta chiarezza». «C'è un processo di delegittimazione di questa Ars – ha aggiunto Musumeci – portato avanti dall'interno e dall'esterno di questo Palazzo. Nella speranza che il geometra Cicero non abbia nessun intento obiettivo di gettare discreto su questa Assemblea, voglio assicurare che avevo già previsto nella seduta di domani di trattare questo tema come primo argomento: intendiamo conoscere nomi e cognomi di deputati che in questa Assemblea mantengono rapporti con Cosa nostra, ma se non verrà acclarato, l'autore si assumerà le responsabilità nelle sedi opportune».
«Io non sono preoccupato per le dichiarazioni di Alfonso Cicero perchè non ho nulla a che fare con la mafia e con la criminalità. Prendo le distanze da chi in quest'aula attacca Cicero, non ci sto a metterlo sotto inchiest. Ricordo all'aula che il presidente dell'Irsap rischia la vita, lo dicono i magistrati e lo dice il Prefetto». Lo ha detto intervenendo in aula il deputato del Megafono, Nello Di Pasquale. «Solo chi ha problemi si deve preoccupare per le denunce di Cicero», ha aggiunto.