Pubblicato il: 13/02/2014 alle 08:42
Francesco Cammarata
A distanza di dieci anni i carabinieri del Reparto operativo di Caltanissetta, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, hanno fatto luce sull'omicidio di un imprenditore, Francesco Ritrovato. All'alba di oggi sono state arrestate quattro persone, “appartenenti alla famiglia mafiosa di Riesi. Gli arrestati sono il boss Francesco Cammarata, ritenuto a capo dell'omonima famigla mafiosa di Riesi, il nipote Giuseppe Cammarata soprannominato Peppe Pupazzetto, gli unici liberi. Mentre erano in carcere Massimo Amarù e Gaetano Cammarata. Tutti e quattro, dicono gli inquirenti, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dell’omicidio di Ritrovato, imprenditore edile ucciso la mattina dell'1 giugno del 2004 a Butera, in contrada Desusino, nel nisseno. Nel luglio del 1998, Ritrovato era stato tratto in arresto dai Carabinieri per avere favorito la latitanza del boss Vincenzo
Peppe CammarataCammarata. Secondo le rivelazioni dei collaboratori di giustizia che hanno partecipato all'agguato, il gruppo di fuoco era composto da Giuseppe Cammarata – figlio del boss ergastolano Pino – da Gaetano Cammarata e da Amarù. I mandanti sarebbero stati lo stesso Peppe Cammarata e lo zio Francesco, ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Riesi. Giuseppe Toscano, uno degli imputati nel processo per una seria di omicidi avvenuti a  Riesi nella seconda metà degli anni '90, ha confessato di aver partecipato alla fase preliminare dell'agguato, curando gli spostamenti del commando. Decisive sono state anche le dichiarazioni di un altro ergastolano riesino, Gaetano Scibetta, pure lui condannato per alcuni delitti. Le indagini hanno permesso anche di rinvenire un ingente arsenale comprendente numerose armi da fuoco, anche da guerra, munizioni ed esplosivi.
Gaetano CammarataMassimo Amarù