Pubblicato il: 19/02/2014 alle 14:23
Stanco di “cummattiri” con la vecchia auto, ha deciso di darle fuoco. Tutto poteva immaginare tranne di finire sotto processo con l'accusa di incendio, con l'aggravante di aver messo in pericolo l'incolumità pubblica. Singolare la storia che ha visto protagonista un pensionato nisseno, Salvatore Tirrito di 88 anni, che il giudice Antonella Leone ha assolto perché il fatto non sussiste, accogliendo la tesi dell'avvocato Maria Francesca Assennato.
L'anziano decise di bruciare la sua auto malandata quando tentò diverse volte di avviarla, ma senza successo. L'incendio – successivamente spento dai vigili del fuoco – fu appiccato nel cortile della sua abitazione di via San Giuliano, nei pressi del Redentore, distante dalla strada e da altre abitazioni e recinzioni come confermato da alcuni testimoni sentiti durante il dibattimento. Insomma, per la difesa Salvatore Tirrito non avrebbe messo a rischio nessuno. Un gesto drastico sì, ma irrilevante sotto il profilo penale che ha spinto il Tribunale di Caltanissetta a scagionarlo. Anche la Procura chiedeva di emettere un verdetto di assoluzione.