Pubblicato il: 27/02/2014 alle 09:54
Va avanti da 48 ore la serrata organizzata da 130 immigrati che da martedì sera stanno protestando davanti al Centro di accoglienza richiedenti asilo politico di Pian del Lago, per manifestare il dissenso contro il rigetto della protezione internazionale a 9 profughi del Punjab a fronte di 13 accoglimenti da parte della sezione della commissione territoriale. Al blocco stradale stanno partecipando per solidarietà altri connazionali ospiti del Cara, che da due notti occupano la strada provinciale dove hanno dormito senza muoversi da lì. Questa mattina gli immigrati hanno vietato l'ingresso ai dipendenti della cooperativa “Auxilium” che gestisce il centro, impedendo di far uscire gli altri operatori e i poliziotti rimasti all'interno della struttura “sequestrati” da due giorni. Parallelamente, da ieri al Cara di Caltanissetta non entrano più i pasti destinati agli immigrati e le scorte sono in esaurimento. “Se va avanti così per un altro giorno, qui dentro non ci sarà nulla da mangiare. Siamo sequestrati e non è un eufemismo…”, dicono i dipendenti della coop che abbiamo raggiunto al telefono. In questi giorni frenetici la Questura nissena sta tentando una difficile mediazione con i manifestanti per convincerli a cessare la protesta, ma le trattative sono parecchio complesse.
Vige la massima allerta da parte delle forze dell'ordine che a Pian del Lago sono schierate in tenuta antisommossa: si preferisce affrontare la delicata vicenda con la diplomazia piuttosto che con la forza per evitare tafferugli e incidenti che rischiano di aggravare un caso già scottante. Ovviamente la Sp 5 è off-limits e i residenti della zona sono costretti ad allungare il percorso per raggiungere le proprie abitazioni. Ma c'è chi abita di fronte al Cara ed è costretto a lasciare l'auto al bivio Minichelli e percorrere a piedi la strada per portare i sacchetti della spesa. Disagi che stanno alimentando un clima di tensione tra i residenti della zona. Intanto proseguono le espulsioni dei clandestini: oggi la Polizia ha rimpatriato 3 egiziani e 4 tunisini.