Pubblicato il: 20/11/2024 alle 13:46
(Adnkronos) – "Impressionisti in Normandia" è la mostra che il Museo degli Innocenti di Firenze, dal 21 novembre al 4 maggio 2025, dedica ai 150 anni dalla nascita della corrente artistica francese che rivoluzionò la pittura della seconda metà dell'Ottocento. Con oltre 70 opere realizzate dagli impressionisti più celebri (Monet, Bonnard, Boudine, Corot, Courbet, Villon, Renoir, Delacroix, tra gli altri), l'esposizione sottolinea l'irresistibile attrazione che i pittori subirono per la regione francese divenuta una meta irrinunciabile per dipingere i suoi paesaggi. L'anniversario è celebrato attraverso una narrazione che si apre con un prestito eccezionale proveniente dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma: le "Ninfee rosa" di Claude Monet, opera iconica e facente parte della 'prima serie' di 8 ninfee che l'artista dipinse. Un'opera fondamentale della produzione artistica di Monet che, tra il 1897 e il 1899 circa, si dedicò agli studi preliminari per le Décorations de Nymphéas, progetto decorativo per l'Orangerie di Parigi, per poi essere dimenticata in un ripostiglio dallo stesso artista fino al 1914, quando torna a far parte della sua quadreria nel suo primo atelier di Giverny. L'opera, acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea nel 1962, è senza dubbio una delle immagini più emblematiche dell’Impressionismo e raccoglie in sè quella ricerca che Monet ha esperito nel suo giardino di Giverny, dove la sua pittura en plein air evolve fino a divenire quasi liquida e priva di dettagli, in cui la verità di un paesaggio è l’impressione che resta nella mente. Accanto alle "Ninfee", le oltre 70 opere raccontano la corrente impressionista fin dai suoi esordi così strettamente legati alla Normandia, terra che – per i suoi paesaggi, per la luce e i suoi colori – divenne un punto di riferimento per numerosi artisti, un vero laboratorio in cui sperimentare le suggestioni e le forme di una nuova pittura. Pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet – in mostra insieme a molti altri – colsero l'immediatezza e la vitalità del paesaggio normanno, imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti di quel palcoscenico di rara bellezza che divenne, non a caso, la culla dell'Impressionismo. Il percorso della mostra è accompagnato da pannelli esplicativi e didattici che portano il visitatore di ogni età a comprendere i caratteri, le impressioni, le forme e la tecnica, che gli artisti impressionisti posero su tela. Grandi pennellate, contorni indefiniti, colori sfumati, luci vibranti, orizzonti infiniti, spiagge immense e il mare, quel mare nordico che con l’incresparsi mutevole di onde e maree, dove lo sguardo si perde e l’orizzonte si confonde e diviene infinito, sono gli elementi che vengono descritti e portano ad ognuno di noi l’emozione e la stessa impressione che aveva catturato quei grandi pittori. La mostra "Impressionisti in Normandia" è incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie – tra le collezioni più rappresentative del periodo impressionista – affiancata da prestiti provenienti dal Musée d'art moderne di Le Havre e da collezioni private e ripercorre le tappe salienti della corrente artistica: opere come "Falesie a Dieppe" (1834) di Delacroix, "La spiaggia a Trouville" (1865) di Courbet, "Fécamp" (1881) di Monet, "Tramonto, veduta di Guernesey" (1893) di Renoir – tra i capolavori presenti in mostra – raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell’epoca che – immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti – hanno conferito alla Normandia l'immagine emblematica della felicità del dipingere. Furono gli acquarellisti inglesi come Turner e Parkes che, attraversata la Manica per abbandonarsi allo studio di paesaggi, trasmisero la loro capacità di tradurre la verità e la vitalità naturale ai pittori francesi: gli inglesi parlano della Normandia, della sua luce, delle sue forme ricche che esaltano i sensi e l’esperienza visiva. Luoghi come Dieppe, l'estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp – rappresentati nelle opere in mostra al Museo degli Innocenti – diventano fonte di espressioni artistiche di grande potenza, dove i microcosmi generati dal vento, dal mare e dalla bruma possiedono una personalità fisica, intensa ed espressiva, che i pittori francesi giungono ad afferrare dipingendo en plein air dando il via così al movimento impressionista. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)