Pubblicato il: 07/03/2014 alle 16:40
Vanno estesi i confini del distretto giudiziario di Caltanissetta, estendendoli alla fascia territoriale dell'Agrigentino maggiormente vicina alla provincia nissena. E' uno dei passaggi cruciali dell'intervento del neo procuratore generale di Caltanissetta, Santi Consolo, che oggi s'è insediato al Palazzo di Giustizia. Alla cerimonia di insediamento hanno partecipato i vertici giudiziari del Nisseno, autorità e gli avvocati del distretto di Caltanissetta. Consolo, 63 anni è originario di Gangi, arriva dalla Procura generale di Catanzaro dopo aver ricoperto il ruolo di vice capo del dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria.
Lo spunto di allargare le competenze territoriali, secondo il parere del nuovo procuratore generale che subentra a Roberto Scarpinato, è il raddoppio della Ss 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento e dagli interessi della criminalità organizzata su questi lavori. Consolo ha detto la sua anche sulla soppressione del Tribunale di Nicosia, ma di contro se si toglie un presidio importante da un territorio, la popolazione va ripagata di questo danno subìto. E in tal senso il Procuratore generale ha parlato di viabilità disastrata, che va invece potenziata.
Inoltre, Consolo ha parlato dei poteri che investono la figura del PG, soprattutto sull'organizzazione del lavoro. Ha ricordato a chi indaga e ai suoi colleghi inquirenti che occorre riservatezza nella fase investigativa, chiedendo al contempo di tutelare la divulgazione di notizie soprattutto se riguardano coloro i quali non sono indagati e i cui nomi non incidono nell'attività processuale. Prima di Consolo hanno preso la parola Salvatore Cardinale, presidente della Corte d'Appello nissena, il presidente del Tribunale Claudio Dall'Acqua e il procuratore Sergio Lari, i quali hanno evidenziato le difficoltà del lavoro della magistratura prevalentemente per le carenze di organico tanto nei ranghi giudiziari quanto in quelli amministrativi.