Pubblicato il: 08/03/2014 alle 10:56
Tutto un bluff la rapina avvenuta l'altro pomeriggio in viale Trieste e subita da un ventunenne nisseno, F. B. di 21 anni, che ha raccontato di essere stato aggredito da tre stranieri. Ora il giovane è stato denunciato per simulazione di reato dalla Squadra Mobile. Come anticipato da SEGUONEWS, i poliziotti della sezione Antirapina non hanno creduto alla versione fornita dal ragazzo, che s'è inventato tutto accusando ingiustamente tre inesistenti immigrati – bersaglio facile che ha generato anche un clima di odio razziale quando s'è sparsa in giro la notizia – perché non ha avuto il coraggio di dire che le 225 euro consegnategli dai genitori per acquistare dei capi d'abbigliamento lui li aveva spesi in un centro scommesse. Il ragazzo, per dare un tono più veritiero alla rapina, s'è pure fatto refertare al Pronto soccorso per uno schiaffo che uno dei tre aggressori gli avrebbe mollato per costringerlo a scucire il portafoglio.
Ad incastrare il ragazzo le indagini dell'Antirapina, che hanno visionato le telecamere di viale Trieste che hanno immortalato F. B. che però non era seguito da nessuna persona di colore, né di tre come da lui riferito alla Polizia.
In Questura, il ventunenne non ha riconosciuto nessuno nelle foto segnaletiche né ha saputo fornire una descrizione dettagliata eccetto che sull'abbigliamento. La Squadra Mobile ha così sospettato parecchio sul ragazzo, fin quando lui è crollato e l'indomani mattina s'è presentato in Questura spiegando che non ha mai subìto rapine e che si era inventato tutto per giustificare l'?ammanco dei soldi che gli
erano stati dati dai genitori per l?'acquisto di alcuni capi di abbigliamento.
Il giovane ha riferito che avuto quel denaro,invece di andare a comprare i vestiti, veniva colto dalla frenesia del gioco, perdendo tutti i soldi in un centro scommesse. A quel punto si inventava la rapina credendo stoltamente di dare una giustificazione ai genitori. Anche in questo caso gli uomini dell?'Antirapina hanno fatto tempestivamente luce sul caso che aveva creato parecchio allarme sociale tra i nisseni, scatenando polemica razzista.
“Il silente fenomeno della ludopatia, sta diventando una vera e propria piaga sociale, in considerazione che con l?'acuirsi della grave crisi economica che sta attanagliando il nostro Paese, aumenta il numero delle persone che cerca la soluzione ai loro problemi nel gioco”, spiega Marzia Giustolisi, dirigente della Squadra Mobile nissena.