Pubblicato il: 14/03/2014 alle 10:44
Calogero Castelluzzi
Come a Roma, dai salotti buoni del quartiere Parioli, anche da Serradifalco arriva una storia che ha per protagonista una baby squillo. Una ragazzina di 15 anni costretta a sottostare alle morbosità di un anziano compaesano in cambio di regalini, col consenso della madre. Uno squallido caso scoperto dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Caltanissetta e della stazione di Serradifalco, che oggi hanno notificato un'ordinanza agli arresti domiciliari per Calogero Castelluzzi, 79 anni, e per la madre dell'adolescente entrambi accusati di prostituzione minorile. Da alcuni mesi in paese s'era sparsa la voce che un pensionato si frequentasse con una minorenne e insieme si appartavano in campagna a tarda sera. Voci che sono state confermate quando gli investigatori dell'Arma hanno deciso di pedianre l'anziano che effettivamente più volte è stato visto alla guida di una Fiat Panda a bordo della quale v'era una ragazzina, che s'è poi scoperto non essere né il nonno né un parente della studentessa.
Una strana coppia, insomma. I sospetti che si trattasse di un pedofilo, però, sono arrivati una sera di fine settembre quando i carabinieri hanno pedinato Castelluzzi in compagnia della ragazzina mentre facevano shopping dentro un negozio d'abbigliamento da donna e poco dopo dentro un negozio di borse e pelletterie. E in entrambi i casi, la ragazzina e l'anziano sono usciti con alcune buste di plastica. Regalini, secondo gli inquirenti, che Calogero Castelluzzi avrebbe acquistato alla baby-squillo in cambio di prestazioni sessuali. Ma quello stesso giorno, quando ormai era sera, il pensionato serradifalchese e la ragazzina si sono allontanati verso l'uscita del paese, imboccando la strada provinciale fin quando non si sono fermati in uno spiazzale in aperta campagna, lontano da occhi indiscreti ma con i carabinieri appostati a distanza. Prima però che scattasse il blitz per fermare Castelluzzi prima che abusasse della ragazzina, a disturbare l'anziano è stata una coppietta che s'è appartata nello stesso slargo. Così, pochi istanti dopo, Calogero Castelluzzi ha rimesso in moto la macchina ed è ritornato in paese dopo ha fatto scendere la ragazzina davanti un bar. Dagli appostamenti i carabinieri hanno deciso di intercettare anche Castelluzzi e s'è scoperto nel giro di tre mesi come il pensionato compisse atti di libidine sulla minorenne come palpatine, coccole e baci, “ricompensandola” con vestiti, pacchetti di sigarette e piccole somme di denaro. E dalle conversazioni intercettate nell'auto, è emerso come Castelluzzi tentasse di influenzare la ragazzina convincendola che quello che stava compiendo era normale, non c'era nulla di strano. Ma indagando, gli investigatori dell'Arma – coordinati dal capitano Domenico Dente e dal tenente Antonio Corvino – hanno individuato anche la compiacenza della madre della quindicenne, che spesso ha accompagnato la figlia e l'anziano nei negozi d'abbigliamento o nei supermercati dove Castelluzzi ha messo mano al portafogli. Una situazione di disagio, considerato che la donna è disoccupata e non ha un reddito fisso per sopravvivere. E per campare, insomma, la madre avrebbe chiuso un occhio, concedendo la figlia nelle mani di un uomo che per l'età potrebbe essere il nonno.
I carabinieri hanno accertato che spesso è proprio la donna a contattare telefonicamente Calogero Castelluzzi, chiedendogli di passare a prendere la figlia e, dai discorsi che l'anziano e la minore intrattengono, è apparso evidente come parte delle “ricompense” che il presunto pedofilo ha elargito alla bambina, sono state da questa divise con la madre che secondo gli inquirenti era a conoscenza del legame “forte” tra la figlia e il pensionato. Stamattina sono scattate le manette. Per entrambi gli indagati il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. La ragazzina invece è stata affidata ad una comunità minorile e sarà seguita da medici e psicologi.