Pubblicato il: 15/03/2014 alle 18:56
“E’ vero che l’azienda sanitaria sta provvedendo a pubblicare un bando di selezione del personale a progetto per avviare un nuovo centro Alzheimer a Caltanissetta?”. Un interrogativo che si pone Fabio Ruvolo, presidente della cooperativa Etnos che gestisce due centri per i malati di Alzheimer e che in un documento criticano l'operato della direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta che, secondo la coop, starebbe lavorando al bando di selezione di personale tecnico e medico per avviare un altro centro “gemello”.
“La cooperativa Etnos – dice Fabio Ruvolo, presidente di Etnos – non può che esprimere un certo rammarico nel conoscere che in questo percorso non sia stata assolutamente coinvolta, se non nel fornire meri dati statistici di frequenza, nonostante la stessa abbia già un centro Alzheimer finanziato in parte da fondi pubblici, nello specifico dal distretto D8 di Caltanissetta, e soprattutto abbia la sede all’interno della Residenza sanitaria di Viale Luigi Monaco sempre della stessa azienda Sanitaria”.
Secondo Ruvolo, si corre il rischio di creare una struttura gemella: “Perché sovrapporre due progettualità identiche invece che integrare e condividere percorsi già avviati e strutturati? Ad oggi i centri Alzheimer gestiti dalla cooperativa sociale Etnos nella città di Caltanissetta e nel comune di Delia sono quotidianamente frequentati da oltre 40 persone affette dalla grave demenza di Alzheimer. Forse qualcuno può dire che la cooperativa non ha garantito alti livelli di qualità di assistenza sociale e di riabilitazione cognitiva?
Perché non partire da quanto esiste per creare un progetto Alzheimer integrato che possa diventare un centro di eccellenza per il centro Sicilia?”
Il presidente della cooperativa sociale, esprime “la propria disponibilità anche a fare un passo indietro nell’interesse di garantire una continuità agli operatori specializzati,ai pazienti ed alle famiglie che si troverebbero di fronte ad un bivio di scelta se continuare il percorso già iniziato o essere traghettati in un altro centro. E poi – aggiunge Ruvolo – sembra paradossale che a Caltanissetta possano esserci 2 centri Alzheimer che fondamentalmente vanno a svolgere attività similari. La cooperativa Etnos confida ancora nella disponibilità della direzione generale di potere trovare un punto di incontro e avviare una progettazione condivisa che ormai è prassi consolidata secondo gli orientamenti espressi dalla legge 328 che regola appunto progettualità di tipo socio sanitario”.