Pubblicato il: 01/04/2014 alle 11:02
Totò Pasqualetto
Dura condanna di CGIL, CISL e UIL Confederali della provincia di Caltanissetta e le Categorie del settore industria, che intervengono ancora una volta per condannare un altro incidente che a Gela ha spezzato la vita di un lavoratore Vizzini Antonio, della società Lorefice e Ponzio. In un documento unitario, Salvatore Pasqualetto, Emanuele Gallo (Cisl) e Nino Giannone (Cgil) esprimono “forte preoccupazione per i fatti che stanno interessando l’area dell’ex petrolchimico a partire dall’incendio che ha costretto la Magistratura al sequestro dell’area per arrivare all’incedente accaduto nella giornata odierna. Simili avvenimenti, pongono il territorio in una fase di grave difficoltà funzionale e sembrano circostanze che se attentamente valutate, fanno presagire scenari i cui orizzonti non sempre sono individuabili. Coscienti di ciò, chiediamo una “maggiore sicurezza e un più attento controllo nei cantieri di lavoro della Raffineria e la possibilità che gli investimenti annunciati si possano realizzare in tempi brevi per avere la garanzia che gli impianti interessati ed esistenti, vivano una nuova fase per raggiungere livelli di sicurezza e di eccellenza”.
Emanuele GalloI Segretari Generali di CGIL- CISL- UIL, Giannone, Gallo e Pasqualetto, a nome del mondo del lavoro, dichiarano: “Gela, e la sua industria, deve trovare la possibilità di rilanciare la raffineria in un contesto dove ambiente e sicurezza si conciliano con l’intero comprensorio. Il Sindacato Confederale e le Categorie interessate, esprimono il proprio cordoglio e il lutto del mondo del lavoro che tragicamente interessa ancora un lavoratore dell’area della Raffineria”.
Convinti di richiamare l’attenzione delle autorità interessate e a segno di solidarietà, decidono un’ora di sciopero da effettuarsi nella giornata odierna dalle ore 16 alle ore 17. Alla famiglia della vittima va la solidarietà di tutti noi e chiedono alla Raffineria di Gela e alla società interessata, che facciano sentire la loro vicinanza alla famiglia”.
I tre esponenti sindacali chiedono inoltre che “la Magistratura e le Forze dell’Ordine accertino i fatti e diano risposte nel più breve tempo possibile, lo chiedono il mondo del lavoro e la società del comprensorio interessata, lo chiede l’intera Sicilia che guarda con interesse al comprensorio gelese. Al Prefetto abbiamo chiesto un incontro urgente per esaminare i fatti e trovare possibili soluzioni, ad avvenimenti che complessivamente lasciano perplessi e danno la sensazione che una moltitudine di casualità, mettono a rischio l’esistenza e la continuazione in un processo industriale della raffineria di Gela”.