Pubblicato il: 08/04/2014 alle 15:32
Quattro condanne e un'assoluzione. La parola va all'accusa al processo “Elite”, nato dall'inchiesta antidroga dei carabinieri su un presunto giro di spaccio tra Caltanissetta e San Cataldo. Oggi il pubblico ministero Stefano Luciani ha chiesto al Tribunale collegiale la condanna a 7 anni più 11mila euro di multa e la misura di sicurezza di 1 anno per lo stigliolaro nisseno Antonino Ferdico, 6 anni e 8 mesi e 11 mila euro di multa per il padre, l'operaio Francesco Paolo Ferdico, 4 anni e 6 mesi di reclusione per il sancataldese Alessio Biancheri, 9 mesi per la sancataldese Emanuela Vita Bonomo (l'unica per la quale la Procura ha chiesto di riconoscerle l'attenuante di aver smerciato modiche quantità di droga). Assoluzione, invece, è stata sollecitata per il sancataldese Maicol Amico, che in questo processo risponde di alcune cessioni di droga mentre per altre ipotesi di spaccio è già stato processato dal Tribunale per i Minori. L'inchiesta permise di accertare un giro di droga nell'ex caffetteria La Pepita a San Cataldo, ma alcuni di quei sospetti pusher secondo gli inquirenti avrebbero avuto contatti anche con fornitori di Caltanissetta per l'acquisto di hashish e marijuana. Alla ricostruzione del pm il 29 aprile controbatteranno gli avvocati Massimiliano Bellini, Maria Francesca Assennato, Francesco Augello e Gianluca Amico, difensori degli imputati.