Pubblicato il: 10/04/2014 alle 07:35
Seguonews continua l’approfondimento sulle aree verdi e i parchi pubblici e accoglie la richiesta dei tanti genitori che hanno scoperto nel periodo estivo Villa Monica, in fondo a Via Turati, e si chiedono perché, a differenza di altri spazi verdi, questa è sempre chiusa.
Come ha spiegato l’assessore Carlo Giarratano nel precedente approfondimento (leggi l’articolo correlato) quest’area, non avendo la sede del custode, ha una gestione differente rispetto alle altre ville comunali e spazi ricreativi”.
“Villa Monica è stata data in gestione per affidamento diretto – ci spiega Ilario Falzone, consigliere comunale e membro della V commissione comunale che si occupa, tra le altre mansioni, del verde pubblico -. Non appena l’ente pubblico e il concessionario privato firmano la convenzione il Comune non può interferire sull’operato di chi se ne prende carico purché vengano rispettati i termini dell’accordo”. Tra questi, ovviamente, spicca il principio di pubblica utilità, l’apertura in fasce orarie prestabilite e indicate chiaramente all’esterno – salvo particolari condizioni climatiche o di sicurezza – e la manutenzione.
Nell’aprile 2011 la villa è stata data in gestione ad AssoGen, un’associazione senza scopo di lucro che ha tra i propri scopi sociali il miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie e dei propri figli. E’ proprio in quest’ottica che ad aprile 2011 è stata chiesta la gestione del parco in pieno centro cittadino. Dall’iniziale totale abbandono, l’area verde per molti cittadini è diventata uno spazio ludico – ricreativo; il successo dell’iniziativa ha spinto l’amministrazione a replicare il progetto di compartecipazione pubblico – privato con altre due aree dedicate ai più piccoli in Via De Amicis e nel Villaggio Santa Barbara.
Sul sito dell’associazione si legge che “Assogen si occupa della villa in totale autofinanziamento senza alcun contributo da parte dell’amministrazione, la quale ha creduto nella professionalità dei soci”.
Ma perché la villa resta chiusa in inverno? La risposta è molto più semplice di quello che si possa pensare e, a spiegare la necessità di non aprire l’area verde con annesso parco giochi, è proprio il Presidente AssoGen, Luigi Aronica: “la villa è stata creata con una pendenza verso la strada. Questo crea enormi difficoltà in inverno e non appena piove: la terra dalle aiuole scende verso i viali piastrellati creando un pavimento scivoloso e particolarmente pericoloso”. Nessuna incuria o cattiva volontà, dunque, ma una semplice e indispensabile precauzione per chi poi fruirebbe dell’area verde.
Il contratto di gestione scadrà a maggio e, seppur non palesemente, l’associazione ci ha fatto capire di non essere sicura di voler rinnovare il contratto poiché la villa, nonostante abbia riscosso in questi anni un enorme successo e incrementato i tesseramenti AssoGen, è molto impegnativa nella gestione sia per quanto riguarda gli orari di apertura sia per quanto riguarda la manutenzione.
Se la previsione fosse confermata si aprirebbe un dilemma: cosa succederebbe a Villa Monica? “In questo caso – ci spiega il consigliere Falzone – la villa ritornerebbe sotto la responsabilità dell’amministrazione comunale che aprirebbe i cancelli secondo gli orari previsti dalle altre ville finché uno o più enti privati non ne richiedano l’affidamento. In questo caso si procederebbe nuovamente per un affidamento diretto o un bando”.
Inutile dire che, lasciare senza alcuna custodia la villa porterebbe alle conseguenze che già il quartiere ha vissuto nell’altra estremità di Via Turati con la Piazza della Repubblica e, per i bambini e i loro genitori, anche quest’area verde diventerebbe un vano ricordo.
A questo punto ci chiediamo: chi sarebbe intenzionato a farsi avanti e prendere in gestione la villa?