Pubblicato il: 16/04/2014 alle 16:30
Il bisognino impellente che scappa durante la processione? Se non consumi nei bar, vietato entrare nella toilette. Toni duri quelli usati dalla Fipe di Confcommercio Caltanissetta, la federazione dei pubblici esercizi guidata da Siller Pilato, che ha deciso di protestare pubblicamente contro la solita disorganizzazione del Comune per non avere previsto l'installazione dei bagni chimici lungo il tragitto delle processioni previste durnate la Settimana Santa. Cartelli in cui i titolari dei bar associati a Confcommercio avvisano che “l'uso del bagno all'interno dei pubblici esercizi è un servizio privato fornito ai clienti”.
Una forma di polemica contro l'indifferenza dell'Amministrazione comunale, considerato il flusso di persone – migliaia e migliaia – che si riversano in questi giorni nel centro storico e molte delle quali usufruiscono dei bagni pubblici. Nessuno venga poi a lamentarsi di trovare orinatoi a cielo aperto, nei bui vicoli (con buona pace dei residenti!) o nel sottopassaggio di viale Conte Testasecca diventato una latrina pubblica. Perché, quando si programma un grande evento come questo, non vengono previsti bagni chimici da dislocare nelle varie zone del centro storico? Anche stavolta, il Comune e gli uffici che hanno curato (?) la logistica hanno toppato clamorosamente. Pertanto gli avventori dei bar sono avvisati: durante la Settimana Santa chi ha l'esigenza-urgenza di fare la pipì deve obbligatoriamente consumare. Ovviamente il rigore dei titolari varia da bar a bar e possibilmente molti continueranno a far usufruire del Wc a chiunque come hanno fatto finora, ma il messaggio lanciato dai commercianti agli amministratori locali è chiarissimo.