Pubblicato il: 05/05/2014 alle 12:22
I vertici della magistratura nissena all'incontro
“Confindustria lavora per essere più competitiva e si è capito già nel 2004. Essere dalla parte dello Stato, conviene. E’ stata fatta una scelta, senza se e senza ma. Abbiamo tracciato una linea di demarcazione e non si torna più indietro. Denunceremo eventuali tentativi di delegittimazione da parte di chi tenta di ostacolare questo percorso che abbiamo intrapreso”. E’ quanto ha affermato il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante in occasione della firma di un protocollo d’intesa alla prefettura di Caltanissetta per il rilascio della certificazione antimafia alle aziende che aderiscono all’associazione degli industriali.
L’accordo, di durata biennale rende operativo l’atto aggiuntivo stipulato il 22 gennaio scorso tra il ministero dell’Interno e Confindustria sul tema del rilascio della documentazione antimafia. In particolare, è stato stabilito che le imprese aderenti a Confindustria possono chiedere la documentazione antimafia alla locale prefettura attraverso una intermediazione della locale sede degli industriali.
Rappresentanti delle forze dell'ordine in prefettura“Con questo protocollo – ha detto Montante – stiamo attuando un esperimento che è già stato adottato all’Expò di Milano”. Alla stipula del protocollo erano presenti il prefetto nisseno Carmine Valente che ha spiegato i vantaggi per le imprese del rilascio della certificazione antimafia e delle aziende associate a Confindustria che – già inserite nella cosiddetta white list – ricevono automaticamente la documentazione. “Lavoriamo per ottenere una provincia più trasparente contro la corruzione e più pulita per liberarla dalle organizzazioni criminali”, ha detto Valente. “Sono felice – ha aggiunto il prefetto Valente – che Caltanissetta sia la prima città in Italia a fare proprio il protocollo aggiuntivo firmato lo scorso gennaio tra Confindustria e il ministero dell'Interno sul tema del rilascio della documentazione antimafia. Confindustria è una sorta di front-office nell'ambito del monitoraggio delle imprese e nella lotta alla mafia e per noi diventa quindi un alleato prezioso. E' un segnale importante – ha aggiunto – quando le imprese mostrano la voglia di essere trasparenti e di sottoporsi volontariamente a controlli antimafia”.
Soddisfatto anche Carmelo Turco, presidente di Confindustria Centro Sicilia, affiancato per l'occasione dal direttore dell'associazione, Carlo La Rotonda, responsabile degli affari legislativi di viale dell'Astronomia. Alla riunione erano presenti Licia Messina, dirigente dell'area “Ordine e sicurezza” della Prefettura di Caltanissetta e i vertici della magistratura nissena, in particolare il presidente della Corte d'Appello Salvatore Cardinale, il procuratore Sergio Lari, il presidente del Tribunale Claudio Dall'Acqua, e i rappresentanti di Polizia, Guardia di Finanza e Polizia.
Carmelo Turco“Siamo ancora qui nonostante i tentativi di delegittimazione ricevuti. E' un'altra tappa che conferma il percorso avviato da Confindustria, e in particolare dal presidente Montante, nel 2004. Questo strumento consente alle imprese di conoscere se le aziende per le quali lavora in subappalto sono pulite o no. Ciò è reso possibile grazie alla squadra confindustriale che in questi anni s'è distinta nella lotta per la legalità e alla sinergia con le forze dell'ordine e della magistratura, ciascuno secondo il proprio ruolo”, ha aggiunto Turco.