Pubblicato il: 08/05/2014 alle 07:00
La sanità siciliana è al centro del dibattito politico in queste settimane, anche per la nomina dei manager, che continua a slittare, e per l'approvazione, nei giorni scorsi, di un mutuo miliardario per ripianare i debiti della Regione Siciliana, molti dei quali derivano proprio da questo settore. Nonostante i continui piani di rientro varati dall'assessore Russo ai tempi del governo Lombardo e delle promesse fatte dal governo Crocetta, gli sprechi continuano. Secondo i dati forniti dalla Regione Siciliana, nel 2012 le ASP (Aziende Sanitarie Provinciali) non hanno goduto di un'ottima salute e la situazione non cambia neanche guardando ai conti del 2013.
Secondo i dati forniti dalla Regione Siciliana, per il 2012 le ASP (Aziende Sanitarie Provinciali) non hanno goduto di un'ottima salute e la situazione non cambia neanche per i conti del 2013. Il primato spetta al Poliambulatorio del quartiere Zen di Palermo con un fatturato per il 2013 di 4,38 euro e nessuna prestazione pagata dal ticket. Subito dietro c'è il poliambulatorio in provincia di Caltanissetta nel comune di San Cataldo con un fatturato annuo di 4,98 euro per il 2013, mentre era andata “meglio” nel 2012 quando il fatturato annuo al netto del ticket era di 425,50 euro. Vale a dire che durante tutto l'anno il poliambulatorio non ha praticamente effettuato analisi di laboratorio pur mantenendo il personale e la struttura attiva. Ma a distanza di qualche chilometro ci sono laboratori privati convenzionati che fatturano da 84mila euro a oltre 700mila euro.