Pubblicato il: 12/05/2014 alle 11:12
Un barcone con 400 migranti a bordo è naufragato a circa un centinaio di miglia a sud di Lampedusa. Le motovedette della Guardia Costiera avrebbero già recuperato 14 morti.
Sul luogo dell'incidente sarebbero già presenti, oltre ai mezzi della Marina Militare e delle Capitanerie di Porto impegnate nell'operazione Mare Nostrum, anche alcuni mercantili che sono stati dirottati in zona per le operazioni di soccorso. Al momento sarebbero circa duecento i migranti salvati.
Il barcone era stato avvistato da un velivolo Atr della Guardia costiera in pattugliamento sul Canale di Sicilia. Considerate le precarie condizioni di stabilità del natante, è stata dirottata sul posto una nave mercantile che è stata la prima a intervenire quando il barcone, per cause in corso di accertamento, è affondato.
Sul luogo del disastro – nei pressi di una piattaforma petrolifera al largo delle coste libiche – sono nel frattempo giunte alcune navi della Marina militare, del dispositivo Mare Nostrum, e due motovedette delle Capitanerie che stanno partecipando ai soccorsi.
LA CROCE ROSSA: “INTERVENIRE SUBITO”. “Sono circa 400 i migranti a bordo del barcone che si è rovesciato a sud di Lampedusa”, ha affermato Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana e vicepresidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che chiede con urgenza all'Unione europea di aprire un corridoio umanitario.
“Questa volta non vogliamo lacrime e dichiarazioni di intenti: l'Unione Europea – afferma Rocca – deve intervenire immediatamente e senza altre perdite di tempo. Dopo la notizia di ieri sulla tragedia del naufragio al largo delle coste libiche, in meno di 24 ore dobbiamo intervenire su un nuovo dramma, un barcone rovesciato con circa 400 migranti a bordo dove sarebbero morte diverse persone. Èchiaro che l'Operazione Mare Nostrum va implementata invece che chiusa e dovrebbe diventare una missione europea”.
“Questi nuovi morti pesano sulle coscienze di tutti, nessuno escluso. Con profondo dolore di fronte a questa perdita di vite, per l'ennesima volta torniamo a gridare con forza l'urgenza di aprire un corridoio umanitario, che da un lato permetta un accesso sicuro dal sud del Mediterraneo in Europa per tutte le persone che scappano dalla guerra e dalla fame, dall'altro che possa combattere nello stesso tempo i mercanti di uomini. Èsempre più urgente quindi un piano di accoglienza a livello europeo: l'Ue non si può più sottrarre alle proprie responsabilità” conclude Rocca.