Pubblicato il: 25/01/2025 alle 12:26
L’elevatissima propensione alla violenza e la disponibilità di ingenti quantitativi di armi fa sì che il mandamento di Gela meriti una particolare attenzione. Ad affermarlo il procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna nella sua relazione presentata alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
“In controtendenza rispetto alla situazione di crisi registrata in molta parte della Sicilia”, il mandamento di Gela, così come sottolineato dal procuratore D’Anna ha “un modus operandi apertamente ‘corleonese’, con ciò intendendosi una chiara propensione, senza alcuna remora, al ricorso alla violenza più efferata; inoltre, la criminalità organizzata di questo territorio è senza dubbio una di quelle con maggiore disponibilità di micidiali armi da guerra; anzi in relazione al numero di residenti è forse la più ‘armata’ d’Italia ed ha disponibilità di molte armi, anche da guerra, fra i quali i micidiali kalashnikov che, com’è noto, non sono mai stati utilizzati dalla ‘cosa nostra’ di questa Regione per colpire obiettivi ‘ordinari’”.
In provincia di Caltanissetta “l’attività prevalente della criminalità comune è lo spaccio di stupefacenti, come si evince dal numero degli arresti in flagranza, molto spesso gestito da associazioni criminali di tipo mafioso”. E' quanto affermato ancora dal procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Altro dato fornito dal procuratore generale nel corso della sua relazione è quello riguardante l’andamento della criminalità minorile nel distretto di Corte d’appello. “Per quanto attiene ai reati di competenza della Procura della repubblica presso il Tribunale per i minorenni – ha detto il procuratore generale – anche in questo settore vi è stato un notevole decremento del tasso di criminalità in quasi tutte le materie riportate. Unico dato in controtendenza è quello del reato di violenza sessuale che ha subito un forte incremento, pari al 75%, passando dalle 12 iscrizioni del precedente periodo alle 21 di quello in esame. Altro dato preoccupante è che di questi reati ne sono stati vittime quasi sempre minori”.