Pubblicato il: 29/01/2025 alle 10:46
Un anno fa, proprio in questi giorni, sono stato ricoverato presso il reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Sant'Elia per eseguire un piccolo intervento ad un orecchio, il sinistro per l'esattezza, in anestesia totale. Purtroppo, dopo essere stato anestetizzato, il mio corpo ed i miei polmoni hanno smesso di respirare, e grazie all'intervento dei medici anestesisti e del dottore Francesco Paolo Manzella, che fortunatamente si trovava in sala operatoria, e che ha eseguito a mani nude una tracheotomia, mi hanno salvato la vita. Successivamente sono stato ricoverato in Rianimazione nel reparto diretto dal dottor Giancarlo Foresta, in coma farmacologico, per le dovute cure e successiva ripresa. In seguito sono stato sottoposto a un altro intervento alla trachea per trattare le lacerazioni subite nella prima operazione, a causa dell'emergenza.
In questo anno la mia vita è cambiata, e penso che sia cambiata in meglio; il ricordo indelebile di questa esperienza ancora oggi mi fa dormire con la luce accesa, porto ancora i segni visibili sul corpo e nella mente. Ho vissuto il dolore in silenzio, per via dell’intervento di tracheotomia, poiché dalla mia bocca non usciva più alcun suono o lamento, e ho colto in questi momenti un segno divino, quello di capire ed apprezzare la vita, mettendo me al primo posto, la mia serenità, la mia autonomia, la mia casa, allontanando chi mi faceva stare male, apprezzando ancor di più la mia famiglia di appartenenza, che oggi costituisce il mio sostegno, ( figlio, sorelle e nipoti).
Superata la fase di ripresa della mia salute ho messo tutta la mia energia e forza nel lavoro, orgoglioso e fiero dei miei colleghi che ogni giorno mi sostengono, ho ritrovato la fede nel Signore, a cui sono grato di avermi dato un’altra possibilità che questa volta non intendo sprecare, magari donando un po’ del mio tempo nel volontariato, in nuove esperienze che riempiono di senso la vita.
Sono immensamente grato al Dott. Francesco Paolo Manzella per avermi salvato la vita, e lo ringrazio per la cura che ha avuto durante tutto il tempo della mia guarigione, chiamandomi con cadenza mensile a visite e controlli, ricordandosi di me e telefonandomi in occasione delle festività, come se fossi un figlio. Sento una stima infinita per questa persona dotata di grande umanità, mi fa sentire sempre più sicuro e protetto, perché, nonostante questa martoriata sanità italiana, ci sono persone come lui, insieme al suo meraviglioso reparto di otorinolaringoiatria del Sant’Elia di Caltanissetta, che si distingue e si fa apprezzare.
Ringrazio ancora il Dott. Giancarlo Foresta, ed il suo meraviglioso reparto di rianimazione del presidio ospedaliero di Caltanissetta, per la professionalità e soprattutto per l’amore che ha verso i pazienti, e per tutto quello che ha fatto per me.
Un ringraziamento particolare va a una persona altrettanto speciale, a cui oggi mando un abbraccio particolare e pubblicamente voglio ringraziare: l’anestesista dott.ssa Maria Lunetta. Sono sicuro che anche a lei questa esperienza ha segnato la vita. Mi ha dato tanto aiuto nelle fasi drammatiche dell’anestesia, ha sostenuto con grande umanità e umiltà il mio percorso di guarigione e durante questo anno mi è stata vicina, ritrovando in lei un’amica.
Concludo ringraziando tutti quelli che mi conoscono e che mi sono stati vicini, e prendendo spunto da una frase di un noto film, concludo dicendo: “La vita è bella!”.
Giovanni Falzone