Pubblicato il: 22/05/2014 alle 07:55
Lamentarsi senza proporre e mettersi in gioco per idee costruttive non è mai stato un buon metodo per raggiungere i propri obiettivi ma, il passaggio dal “si potrebbe” al “è stato fatto” spesso è bloccato da un muro insormontabile. Per fortuna – almeno a Caltanissetta – questo non sempre è vero. Lo sanno bene due cittadini comuni, in apparenza “come tanti” ma che, invece, hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona per offrire ai propri figli – e a tutti gli altri bambini di Caltanissetta – un posto sicuro nel quale poter giocare.
Salvatore Mangano e Marco Dinatale, entrambi genitori di bambini con età compresa tra i 9 mesi e i 9 anni, si erano stancati di non avere aree ricreative all’aperto senza i servizi adeguati e di doversi accontentare di strutture fatiscenti o sporche e quando l'anno scorso si è presentata la possibilità di prendere in gestione il Parco Robinson, l'area verde situata in via De Amicis, la costituzione dell’associazione Birbalandia ha segnato il ponte tra il “dire” e il “fare”. Da quel momento i due nisseni hanno cominciato a pensare come migliorare la struttura che, come prevede il contratto di gestione, salvo manutenzione straordinaria è a carico del privato.
Il comune ha continuato a mettere a disposizione il custode e sostituire le giostre ormai vecchie e inadeguate  ma, per tutto il resto, il compito spetta all'inventiva e alla buona volontà dell'associazione.
“Abbiamo in programma una serie di eventi, sia ricreativi sia didattici da poter organizzare all'interno dell'area a costo zero” raccontano Salvatore e Marco.
Un'area libera, sicura e gratuita: questo è quello che si sono preposti all'inizio i due fondatori e che hanno promesso di portare avanti. “Volevamo restituire questo spazio alla città nell'interesse non solo dei nostri figli ma anche dei figli di tutti “.
I due responsabili di Birbalandia si sono resi conto che trovare sponsor e persone disposte a contribuire per il bene pubblico, non è così difficile come poteva sembrare all'inizio. Una disponibilità testata durante la festa della primavera organizzata lo scorso 11 maggio – animata gratuitamente da “l’allegra compagnia” e “disordine animazione” – e durante le lezioni didattiche con i bambini degli istituti di scuola elementare “Lombardo Radice” e “Don Milani”. Con questi due istituti è stato avviato il progetto “dal seme alla tavola” che, a più step, include lezioni basilari di botanica e di educazione alimentare.
La struttura, dalla fine di aprile, non solo è stata ripulita dalle erbacce e ridipinta interamente ma ha costruito un chiosco con una comoda area ristoro comprensiva di sedie tavolini su un'elegante ghiaia bianca. Un’operazione realizzata grazie al supporto di alcune imprenditori che hanno contribuito fornendo al Parco le attrezzature necessarie per le migliorie attuate; si tratta di Caltaqua, I Bagagli, la Baita, BoiSan Cataldo, Master Media, Volpe Costruzioni, Vivaio Amico, Linea Ufficio, La Magia delle Feste,
“Abbiamo potuto riscontrare anche una maggiore selezione dei visitatori e fruitori del parco – spiegano i due responsabili – la costante presenza del custode funziona da deterrente e l'affluenza di genitori con figli scoraggia chi, invece, vuol solo bighellonare”. Non sono purtroppo mancati i fenomeni di vandalismo (vedi l’articolo di approfondimento) ma, la presenza delle telecamere servirà a scoraggiare definitivamente i male intenzionati e rilanciano: “siamo aperti ad ogni suggerimento o proposta che possa migliorare l'area”.
L'esperienza raccontata dall'associazione Birbalandia mostra come tutto funziona egregiamente se il privato accetta condividere la gestione del bene pubblico. Auspichiamo che, il loro esempio spinga altri cittadini privati a prendere in gestione altre aree e restituisca lustro e decoro alla città.
Per poter continuare a seguire gli eventi dell'associazione o chiedere informazioni è possibile visitare la pagina facebook dell'associazione Birbalandia o mandare una mail a ass.birbalandia@yahoo.it
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