Pubblicato il: 02/06/2014 alle 10:22
In occasione della Festa della Repubblica, a Caltanissetta sono state consegnate alcune medaglie d'onore ed onorificenze. In particolare il prefetto Carmine Valente ha consegnato quattro medaglie d'onore (di cui tre alla memoria) assegnate ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra. Una di queste medaglie è stata conferita a Pietro Noto di Butera, ancora vivente, che ha conosciuto la deportazione in Germania nell'ultima guerra.
Un'altra è stata tributata alla memoria del mussomelese Vincenzo Caruso, oggi deceduto, anch'egli deportato nel 1943 in Germania (sarà consegnata a Maria Caruso). La terza è per Luigi Napoli, deportato a Mauthausen, scomparso nel 2005, e sarà consegnata alla figlia Giovanna. L'ultima medaglia d'onore è alla memoria di Roberto Petix, deceduto nel 1984, anch'egli prigioniero nei campi di concentramento tedeschi (consegnata al figlio Giovanni Petix). Dietro questa consegna c'è, ovviamente, il ricordo del dramma di quanti vissero quegli anni di guerra conoscendo, appunto, la realtà dei lager tedeschi, riuscendo a sopravvivere, al contrario invece delle innumerevoli vittime che vi rimasero. Due esempi sono significativi. Luigi Napoli, classe 1924, originario di Canicattì ma nisseno d'adozione, destinato a Saluzzo nel 1943, dopo l'armistizio militò nelle file partigiane. Venne catturato dai tedeschi a Genova e internato in Germania nell'aprile 1944, nel lager di Mauthausen. Fece ritorno dalla prigionia nel giugno 1945. Altrettanto travagliata l'esperienza di Roberto Petix di Montedoro, classe 1916, uno dei cinque figli del noto scrittore Giovanni autore di storie patrie. Svolse l'attività di sarto fin quando, nel 1938, fu chiamato alle armi e assegnato alla III Compagnia Sussistenza di Milano. Pochi giorni dopo la firma dell'armistizio, nel settembre 1943 Petix venne fatto prigioniero dai tedeschi e tradotto in Germania, prima nel campo di concentramento e smistamento di Lukenwalde e, in ottobre, in uno stalag del lager di Berlino-Wittenau, costretto al lavoro pesante. Poi, scoperto da un ufficiale tedesco il suo precedente lavoro, svolse nel campo l'attività di sarto. Dopo l'invasione della Germania, riuscì a rientrare a Montedoro solo nel settembre 1945.
Sono state inoltre conferite quattro onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Destinatari Claudio Torrisi, attuale direttore dell'Archivio di Stato di Palermo, autore di varie pubblicazioni storiche e promotore di iniziative culturali. Sono stati invece nominati cavalieri Sebastiana Carrubba di Riesi, insegnante di scuola media in pensione, Giuseppe De Pasquale vice soprintendente della Polizia di Stato, e Roberto Di Dio che ha rivestito nel 2013 la carica di capitano della Real Maestranza per la categoria dei pittori e decoratori.