Pubblicato il: 12/02/2025 alle 16:08
Nell’ottica di un ampliamento dei propri orizzonti politici, il movimento politico “Futura” , lo scorso venerdì 7 febbraio, ha incontrato alcuni movimenti civici del territorio nisseno, specificamente i movimentdi Gela “idee e partecipazione” con Emanuele Antonuzzo ed il movimento civico “una Buona Idea” alla presenza del sindaco di Gela Terenziano Di Stefano, i consiglieri comunali del movimento ed il commissario Rino Licata. Per il Movimento Futura di Caltanissetta erano presenti il consigliere comunale Armando Turturici, Filippo Agostara, vicepresidente del movimento, Adriana Grippaudo e Giovanni Ruvolo responsabile della Gruppo di interesse Specifico (GIS) sulla formazione.
Futura è da tempo impegnata a costruire un network tra movimenti che esprimono il Civismo politico, cioè un modello politico organizzato che considera fondamentale il coinvolgimento dei cittadini nella formazione e nell’elaborazione politica. Nelle città siciliane ci sono molti movimenti civici che svolgono una fervente attività politica e mettono in campo molte iniziative interessanti di democrazia partecipata. Futura sta lavorando per costruire relazioni virtuose di natura sovra comunale, per amplificare il lavoro di ogni realtà civica e costruire un soggetto politico più grande che possa avere una dimensione provinciale e regionale. Tra le esperienze più attive ed interessanti ci sono sicuramente i movimenti “una Buona Idea” e “idee e partecipazione” di Gela.
Nell’incontro si sono fortemente condivisi temi comuni al territorio provinciale, superando tutti i preconcetti e pregiudizi che nel tempo hanno contribuito a generare conflittualità e distanza tra le comunità di Caltanissetta e Gela che non hanno motivo di esistere: il futuro della provincia di Caltanissetta va costruito e salvaguardato nella sua interezza territoriale. Tante sono le risorse che caratterizzano l’identità delle due città, diverse e complementari, che integrate, possono sostenere progetti di sviluppo del territorio nisseno, capaci di includere i territori limitrofi dell’ennese, del ragusano e dell’agrigentino, in un modello di area vasta integrata. Tra i tanti argomenti discussi c’è stato il tema dei servizi sanitari e la loro qualità, rivendicati sia da Gela che da Caltanissetta, per dei servizi migliori sia nell’ambito della medicina territoriale sia nella salvaguardia delle strutture ospedaliere del “Sant’Elia” nella sua funzione di hub come Dea di II livello, e l’ospedale di Gela “Vittorio Emanuele” che oltre a servire una città molto popolosa, riceve utenza dai vicini territori calatini ed agrigentini.
Su queste due importanti strutture, è stato condiviso, è necessario disegnare una rete ospedaliera che consenta agli altri ospedali di Niscemi, Mazzarino, S.Cataldo e Mussomeli, di avere, a pochi chilometri di distanza, strutture ospedaliere capaci di erogare prestazioni di alto livello tecnico e professionale, evitando così i viaggi della speranza che tanti cittadini dell’ampio territorio che comprende più di 500.000 abitanti, sono ancora costretti a subire. Si sono condivise anche prospettive di sviluppo integrato, ognuno con le sue peculiarità, che metta in rete, ad esempio la risorsa archeologia dell’antica colonia greca di Gela con l’ archeologia industriale mineraria di Caltanissetta. Da questo punto di partenza lavoreremo insieme affinchè questa nostra visione coinvolga altre realtà politiche e amministrative civiche provinciali e regionali.