Pubblicato il: 11/06/2014 alle 11:11
«No agli allarmismi e alle voci incontrollate sui rischi per la salute derivanti dal Muos», il sistema di comunicazioni satellitari dell'esercito statunitense sul territorio di Niscemi. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenuta mercoledì 11 giugno alla commissione Difesa della Camera. «Bisogna avere basi scientifiche per valutare i rischi per la salute- ha sostenuto Pinotti – Abbiamo la massima disponibilità a fare valutazioni e controlli, ma bisogna decidere quali sono i certificatori sui rischi».
Nel 2011 una relazione tecnica del Comune di Niscemi, affidata al prof. Massimo Zucchetti dell'Università di Torino, ha concluso che i campi elettromagnetici emesi fin dal 1991 dalle antenne già installate a Niscemi «hanno valori di poco inferiori, prossimi o superiori ai livelli di attenzione stabiliti dalla legge italiana», mentre per il Muos «manca tuttora un modello previsionale», sconsigliando l'installazione dell'impianto nel territorio di Niscemi. Diverse le conclusioni dell'Istituto Superiore di Sanità, che nel luglio del 2013 ha stabilito che, anche nell'ipotesi peggiore, «i rischi possano essere considerati trascurabili», pur precisando:«Non sono prevedibili rischi dovuti agli effetti noti dei campi elettromagnetici».
Il Muos (Mobile User Objective System), sistema di comunicazioni satellitari ad alta frequenza gestito dal dipartimento della Difesa Usa, è contestato dalla popolazione locale per i rischi dovuti alla potenza dell'impianto che verrebbe installato vicino al centro abitato di Niscemi. Per il movimento «No Muos», oltre ai rischi sanitari, vi potrebbero essere gravi interferenze con dispositivi e sistemi di comunicazione civili: «La potenza del fascio di microoonde del Muos – ha denunciato il 7 giugno il comitato – è in grado di provocare, anche a distanza di decine di km, gravi interferenze nella strumentazione di bordo degli aerei» del vicino aeroporto di Comiso.