Pubblicato il: 13/06/2014 alle 16:51
E' iniziata la stagione dei roghi anche a Caltanissetta e nel resto della provincia, dove da settimane trilla con frequenza il numero d'emergenza 115 del Corpo dei Vigili del fuoco, chiamati ad affrontare decine e molteplici emergenze. Nel capoluogo divampano i primi incendi di erba secca sia nel centro abitato che nelle campagne, dove si trovano ettari di terreno incolti che prendono fuoco facilmente a causa della presenza di sterpaglie e rifiuti. Oggi in città si sono vissuti attimi col fiato sospeso quando ha preso fuoco la scarpata – e non è la prima volta – tra via Leone XIII e via Padre Pio da Pietralcina. Le fiamme hanno bruciato l'erbaccia secca che sulla montagnetta cresce rigogliosa da anni. S'è temuto il peggio quando il fuoco s'è avvicinato ad alcune auto parcheggiate nella parte sottostante, nelle vicinanze dei focolai.
I residenti, accorgendosi del fumo che si avvicinava alle case, hanno allertato i vigili del fuoco i quali hanno dovuto allargare le braccia ai cittadini spiegando che al momento non v'erano autobotti disponibili per domare l'incendio, in quanto due squadre erano impegnate a Santa Caterina e a Delia dov'erano divampati due roghi. Non è la prima volta che i vigili del fuoco, nonostante gli sforzi giornalieri e il tempismo con cui spesso intervengono, si trovino dinanzi a queste paradossali situazioni. Colpa dell'organico sempre ridotto ai minimi termini, soprattutto in un periodo come questo con la mole di lavoro che aumenta al pari delle temperature e fa lievitare il bollettino degli interventi.
Così per circa mezz'ora le fiamme si sono sparpagliate ovunque e soltanto quando le squadre antincendio si sono liberate, hanno potuto circoscriverle e spegnerle. I vigili del fuoco, inoltre, hanno effettuato anche la bonifica della vallata per evitare che le fiamme si rinvigorissero alimentando così nuovi roghi. La zona è stata interdetta per un po' dalle Volanti della Polizia, dai carabinieri e dai vigili urbani. Fa riflettere come da anni il Comune emani l'ordinanza che intima ai privati di ripulire erbacce – pena l'emissione di “salate” contravvenzioni – ma spesso la maggior parte degli incendi avvengono proprio su aree pubbliche invase da sterpaglie e rifiuti. Un pericoloso mix che mette a rischio l'incolumità dei cittadini. Il caso di oggi serva da stimolo alla nuova Amministrazione comunale perché auto-vigili sul rispetto degli stessi divieti che impartisce.