Pubblicato il: 03/03/2025 alle 09:38
“La Valle dei Templi, meravigliosa scenografia vivente che domina queste terre da oltre duemila anni, diventa così l’icona più affascinante di quel binomio cultura-natura che si pone davanti al nostro tempo come una prova decisiva”. Questo è quanto affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento durante l’inaugurazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 tenuto nella Città dei Templi.
Parole cariche di grande significato sulle quali hanno ragionato, per un dialogo costruttivo e una programmazione efficace, gli Amministratori dei Comuni di Caltanissetta, Enna e Piazza Armerina.
Un dialogo che nasce dall’esigenza di tradurre “Agrigento Capitale della Cultura” in una grande opportunità per l’entroterra siciliano.
All’incontro, a Palazzo del Carmine, erano presenti il sindaco Walter Tesauro, l’assessore al bilancio Guido Delpopolo e l’assessore all’Identità e alla Comunicazione Pierpaolo Olivo in rappresentanza dell’Amministrazione nissena, l’assessore al Turismo del Comune di Enna Mirco Milano che ha portato i saluti del sindaco Maurizio Di Pietro, il sindaco di Piazza Armerina Nino Cammarata con l’assessore al turismo Ettore Messina. Era presente anche il Prof. Claudio Gambino della Kore, Presidente della “DMO-UKE Sicilia centrale”.
Non solo riflessioni ma, soprattutto, progettualità. “Tante le idee in cantiere per poter sfruttare nel migliore dei modi questa grande opportunità per due territori come quello nisseno e quello ennese che possono e devono essere “valore aggiunto” per l’offerta turistica proposta per Agrigento Capitale della Cultura – ha commentato il sindaco Tesauro -. La 640, ormai nota come la “strada degli Scrittori” deve rappresentare più che mai in questo 2025 un arteria viaria di flussi importanti verso la Città dei Templi e in maniera reciproca verso le città del Centro Sicilia come Caltanissetta, Enna e Piazza Armerina capaci di offrire ai turisti di Agrigento la possibilità di conoscere una Sicilia inedita colma di tanta ricchezza culturale”.
Piazze, Chiese, la Villa del Casale, La settimana Santa di Caltanissetta, il Castello di Lombardia, il Palio dei Normanni sono solo alcuni esempi che, oltre alle tante tipicità enogastronomiche, rappresentano l’offerta che questi territori.
“Il nisseno e l’ennese sono aeree colme di cultura e tradizione dove il giallo dello zolfo fa il paio con il giallo del grano per“cartoline inedite dal cuore della Sicilia. Riprendendo le parole del Presidente Mattarella, sarà una prova decisiva anche per noi amministratori di Caltanissetta, Enna e Piazza Armerina – hanno sostenuto i presenti all’incontro – una prova che ci consentirà di valorizzare il più possibile il nostro patrimonio architettonico, culturale ed antropologico. Si sono creati i presupposti per una fattiva e concreta collaborazione con l’obbiettivo della crescita turistica delle nostre città: Caltanissetta, Enna e Piazza Armerina. La discussione al tavolo di Palazzo del Carmine è stata una grande prova di coesione e visione comune tra i nostri territori, una linea maestra da seguire che ormai rappresenta un percorso obbligato e sicuro per la crescita turistica siciliana”.