Pubblicato il: 07/07/2014 alle 09:40
“Stagione estiva, caldo torrido ma piove: è pioggia di provvedimenti repressivi ai danni di studenti e studentesse siciliani colpevoli di essere e sentirsi NoMuos”.
Ne danno notizia gli studenti No Muos che spiegano: “Stanno giungendo in questi giorni decine e decine di atti giudiziari – partiti dalla Questura di Caltanissetta e col prezioso aiuto di quella palermitana – con denunce e persino “fogli di via” a tempo indeterminato dal territorio di Niscemi per tanti giovani attivisti colpevoli di avere manifestato il proprio dissenso contro la costruzione di una delle opere più controverse degli ultimi anni”.
I fatti contestati risalgono allo scorso 1 marzo, il giorno dell’ennesimo grande corteo che da Niscemi si è diretto verso la base la Usa dentro la quale sta per essere messo in funzione il Muos, sistema di comunicazione bellica satellitare nocivo per le popolazioni dei territori circostanti la base in termini di salute e sicurezza civile.
“Una manifestazione civile – ribadiscono gli studenti – Oltre il danno anche la beffa: arrivano così le suddette pesanti denunce e limitazioni alle libertà personali (i fogli di via per l’appunto) concentrate sugli studenti universitari e medi Palermitani da sempre in prima fila nelle proteste contro l’istallazione del radar militare americano a Niscemi”.
“La storia si ripete – proseguono gli studenti – . In un paese di corrotti, in cui la politica non solo non si occupa di tematiche sociali come quella della pubblica salute e sicurezza in nome degli affari promessi ai potentati della guerra ma si permette anche le prese in giro più ridicole (basti pensare ai voltafaccia di Crocetta e degli altri “onorevoli” siciliani), ecco che polizia e giudici provano a dare il colpo di grazia ad un diritto fondamentale per ogni cittadino: il diritto al dissenso! In Italia – aggiungono dal comitato No Muos – chi manifesta, protesta, si ribella al malaffare deve essere represso e impaurito! Sembra questo il mantra che muove le istituzioni del paese; chi ne fa le spese oggi sono i coraggiosi giovani siciliani che senza paura si sono e si opporranno a questa dannosa opera: domani saranno tutti gli altri movimenti sociali che rivendicano diritti e possibilità di decidere del proprio futuro, delle proprie vite”.