Pubblicato il: 07/03/2025 alle 18:14
(Adnkronos) – Si inizia a intravedere la struttura del nuovo Parco Urbano della Cittadella a Pisa. Durante un sopralluogo sul cantiere il sindaco di Pisa, Michele Conti, e il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa, accompagnati dall'architetto Fabio Daole, dirigente per i progetti Pnrr del Comune e direttore dei lavori dell’intervento, hanno presentato lo stato dell'arte sui lavori già svolti e su quelli ancora in corso. L'importo complessivo del quadro economico del cantiere ammonta a 7 milioni di euro, finanziati interamente con fondi Pnrr (Bando per progetti sulla Rigenerazione Urbana) con fine lavori prevista e confermata entro fine 2025, come da cronoprogramma Pnrr. "Sta prendendo forma uno spazio importante del nostro tessuto urbano – dichiara il sindaco Conti – che consentirà finalmente di poter fruire di un’area strategica della nostra città, posta tra i Lungarni, le mura urbane, gli Arsenali Repubblicani e il Museo delle Navi Antiche, che ha una grandissima valenza storica e identitaria, perché la Repubblica Marinara sorgeva proprio qui, nell’area della Terzana. Purtroppo l'area è rimasta per molti anni trascurata e con utilizzi impropri. Nel dopoguerra c'è stato un progetto di riqualificazione che non è mai andato a buon fine, poi c'è stata la riqualificazione di una parte dell’area con il recupero degli Arsenali Repubblicani". "Adesso con queste risorse importanti del Pnrr, andiamo a recuperare l’intera area di oltre 5 ettari, che sarà costituita da un parco a verde, con lo spazio attrezzato dove potranno giocare i bambini e un’area dedicata agli spettacoli, con un anfiteatro già esistente, che viene riqualificato – aggiunge Conti – Ci sarà poi l’area archeologica per valorizzare l’importanza storica di questo luogo a partire dal medioevo fino alla fine dell’800. Con la riqualificazione della ex piscina del Michelucci, daremo vita anche ad un posto di ritrovo e socialità, con funzione di bar e ristorazione, che permetterà ai pisani, entro la fine del 2025, di tornare a vivere il Parco e respirare la storia di Pisa". "Il finanziamento di 7 milioni di euro del Pnrr – prosegue il vicesindaco Latrofa – ha rappresentato una grande opportunità che come Amministrazione abbiamo saputo cogliere per riappropriarci di un grande spazio che era abbandonato e inutilizzato dai cittadini pisani, per essere destinato al verde, alla fruizione da parte delle famiglie e dei bambini, ma anche dei giovani, dato che nell’anfiteatro sarà possibile tenere spettacoli e concerti, e delle scuole, grazie alla presenza dell'area archeologica che mostra la stratigrafia di quello che è avvenuto in questo luogo simbolico della città. Infine la presenza dell’attività ricettiva con il ristorante, permetterà alle persone di rimanere anche la sera per godersi fino in fondo questo bellissimo spazio". "Nel dopoguerra – aggiunge l’assessore all'urbanistica Massimo Dringoli – l’architetto Michelucci ricevette l’incarico di presentare un progetto per trasformare questo posto da ex caserma a luogo di ricerca e di svago. Poi negli anni '60 i lavori furono interrotti, e da allora è rimasto in stato di abbandono: un fatto inaccettabile, dato che si tratta di uno spazio così prezioso, che documenta la storia della città come nessun altro luogo a Pisa. L’occasione del Pnrr non poteva assolutamente essere persa per poterlo riqualificare e per creare un luogo dove si possano conciliare lo svago, la cultura e la storia dei cittadini pisani". Sono stati eseguiti i lavori di scavo archeologico che hanno permesso, una volta arrivati alla quota media di scavo di 1,80, di rinvenire reperti appartenenti a tre macrofasi che hanno caratterizzato la storia dell’area: le fondazioni degli antichi arsenali di origine medievale databile intorno al 1250; le fondazioni del primo macello pubblico di Pisa, intorno al 1850 e le fondazioni e le strutture della caserma militare che risalgono al 1870. I ritrovamenti dell’area andranno a costituire l’area archeologica del Parco. Per quanto riguarda la realizzazione dell’area verde è stato steso il piano di posa dell’area ludica (in stabilizzato di cava rullato), collocate le nuove alberature e la recinzione con piante arbustive sul lato ovest. Sono finiti i getti per le fondazioni dei gradoni verdi dell’area; è stata pulita tutta la cavea del Michelucci e qui sono stati rinvenuti i percorsi pedonali in pietra e mattonelle di cemento, originariamente realizzati dall’architetto Michelucci, che inizialmente erano nascosti dalla terra. Nell’edificio per esprimenti di Michelucci sono terminati tutti i consolidamenti strutturali e il lastrico solare. È stata realizzata infine la struttura metallica dell’edificio, compresa la copertura del nuovo volume che verrà adibito a ristorante. L'area della Cittadella ricopre una superficie complessiva di 55mila metri quadrati, con due lati delimitati dalle mura storiche, uno su cui si affacciano edifici storici come ex-Macelli, Stallette e Arsenali Medicei, mentre l’ultimo lato è delimitato dall’Arno e dalle fortificazioni di Torre Guelfa e Fortilizio. L’area a verde del parco misura 40mila metri quadrati e all’interno di questo spazio convivono edifici di valore storico artistico come la Torre Guelfa, il Fortilizio e gli Arsenali Repubblicani ed altri più recenti come la vasca per gli esperimenti dell’architetto Giovanni Michelucci, derivato dal progetto del 1958. Il progetto di riqualificazione del Parco urbano e archeologico della Cittadella prevede molteplici funzioni: sarà realizzata un’area a verde pubblico dedicata alla fruizione collettiva ma soprattutto ai bambini e famiglie, attrezzata come parco gioco accessibile ed inclusivo per bambini dotato di gazebi verdi attrezzati; verrà creata un’arena all’aperto per le manifestazioni pubbliche, concerti temporanei, aula didattica all’aperto per le scuole, con agibilità fino a 400 persone. Sarà inoltre realizzata una struttura ricettiva con funzioni di ristorante per dare piena fruibilità all’intera area in considerazione anche della presenza degli Arsenali Repubblicani. Sarà creata un'area archeologica con finalità didattiche e informative per la valorizzazione dell’offerta turistica. L’intera area sarà completamente accessibile per tutti gli utilizzatori mediante percorsi pedonali senza barriere architettoniche e percorsi ciclabili. L’area a verde rimarrà immersa nelle piantumazioni esistenti e ne saranno aggiunte altre 84 di nuovo impianto, con un sistema di vegetazione arbustiva che ripropone il ciclo delle stagioni sia mediante il mutamento dei colori che dei profumi. L’area sarà chiusa da idonea recinzione sui lati sud ed est poiché gli altri lati sono chiusi dalle mura urbane, per dare sicurezza all’intero parco nelle ore notturne e prevenire atti vandalici. L'area riveste un notevole interesse archeologico, poiché dalla letteratura e dagli studi sulla Pisa Medioevale emerge che sorgevano 80 arcate nell'area della Terzana. Lo scavo archeologico effettuato ha riportato alla luce le fondazioni degli antichi arsenali di origine medievale. L'obiettivo è quello di costituire un’area di documentazione storica della “terzana”, sia per i cittadini pisani che per i turisti, vista anche la vicinanza del Museo delle Navi, oltreché realizzare un parco archeologico medioevale della Pisa Repubblicana. Edificio 'vasca per gli esperimenti idraulici e monumento a Galilei'. La struttura rimasta del progetto dell’architetto Michelucci del 1958 è sottoposto ad una rigenerazione che attesti e testimoni il primo e unico progetto dell’area della Cittadella a parco urbano pubblico. L’edificio denominato 'vasca per gli esperimenti idraulici e monumento a Galilei' assolverà alla funzione di bar ristorante. Il progetto prevede il restauro conservativo delle strutture presenti con l’aggiunta di una nuova struttura destinata alla sala ristorante su un patio interno all’area della vasca. La nuova struttura si integra e valorizza l’edificio esistente in quanto il sistema strutturale viene previsto in continuità con le strutture esistenti, lasciando una grande permeabilità visiva per dare piena visibilità alla struttura storicizzata di Giovanni Michelucci. Allo scopo di rendere pienamente riconoscibile la struttura originaria e la nuova struttura contemporanea, il progetto prevede un rivestimento in lamiera “corten” e le chiusure della sala sono previste interamente vetrate. La copertura della nuova struttura è prevista piana ricoperta da pannelli fotovoltaici che genereranno la fornitura elettrica necessaria alla struttura di ristorazione, in linea con gli obiettivi della transizione ecologica e con il Pnrr. Arena per spettacoli. L’arena all’aperto per gli spettacoli sarà realizzata secondo il progetto originale di Michelucci, poiché la documentazione a disposizione permette una ricostruzione fedele, anche se dovrà essere integrata con gli impianti tecnologici di illuminazione, videosorveglianza ed acustica. Il progetto prevede il restauro conservativo delle strutture presenti della gradonata e dei percorsi pedonali che sono stati ritrovati durante le operazioni di pulizia dell’area. Le finiture previste sono pavimentazioni in travertino posato ad “opus incertum”. La cavea si connette ai percorsi pedonali del parco attraverso un sistema di scale e rampe accessibili integrate da arredi con funzione di seduta e fioriere lineari floreali. Area ludica. L’area ludica accessibile e inclusiva per bambini e famiglie prevede attrezzature ludiche in acciaio inox e pannelli in laminati plastici riciclati, gazebi verdi attrezzati con sedute accessibili e pavimentazione in gomma colata colorata in pasta richiamando la memoria le antiche navi della Pisa Repubblicana che solcavano i mari nelle onde tempestose. Il sistema del verde. La disposizione altimetrica dei terreni rispetto alla quota del piano di campagna presenta differenze di quota sensibili che necessitano di un sistema di raccordo tra vari piani, in modo che siano accessibili a tutte le utenze e sicure per la pubblica fruizione. Il sistema di raccordo è stato previsto con scale e rampe per l’accesso alla parte centrale del parco, immerse in gradoni verdi con erbacee perenni, oltreché sedute e pali dell’illuminazione pubblica. Il progetto del verde prevede di mettere a dimora una composizione mista di arbusti sempreverdi, tappezzanti ed erbacee perenni in fioritura scalare con tutte le declinazioni dell'azzurro e del blu, allo scopo di richiamare la memoria storica del bacino idraulico, come: “Ceanothus thyrsifloru Repens”, “Teucrium fruticans”, “Lavandula Hidcote Blue”, “Rosmarinus officinalis Prostratus”, “Convolvolus mauritanicus”, “Ceratostigma plumbaginoides”, “Liriope muscari”, “Agapanthus umbellatus”, “Tulbaghia violacea” che di fatto mitigano la regolarizzazione geometrica delle scarpate rendendo il tutto percepibile come aree fiorite su dolce pendio. Per le alberature di alto fusto si prevede la verifica fitosanitaria di quelle presenti nell’area che sono il “Pinus Pinea”, la “Quercia Ilex” e la “Tilia” che sono mantenute con alcune sostituzioni e integrazioni nelle parti occorrenti; riguardo alla messa a dimora di 84 nuove alberature si prevede la piantumazione di “Quercia Ilex” “Liquidarbar” “Ligustrum” “Acero Rubrun” nella parte est, dov’è prevista l’area didattica e ludica per bambini, allo scopo di creare uno spazio tipo piazzetta chiusa dalle alberature. In definitiva il sistema dell'infrastruttura verde, dalle alberature agli arbusti, deve esaltare il concetto di natura e riprodurre il ciclo delle stagioni proprie di un parco a verde pubblico dove poter riassaporare il “delizioso passeggio”, senza però precludere la percezione paesaggistica dei monumenti storici presenti nell’area. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)