Pubblicato il: 15/07/2014 alle 07:57
Nel 2010 alcuni studenti erano stati esclusi dalla preselezione che a Messina era stata effettuata per accedere al Corso di Laurea in Medicina. Il Consiglio di Stato si è espresso in merito e ha sentenziato che l’Ateneo è obbligato a riammettere gli studenti e a risarcire ciascun candidato per il valore di 20 mila euro.
Una soddisfazione per gli avvocati difensori Santi Delia e Michele Bonetti che, nella sentenza emessa, hanno ricevuto la conferma di quanto affermavano e, cioè, che il concorso era stato gestito in modo da “determinare de iure la radicale invalidità della graduatoria finale, senza necessità di accertare in concreto l'effettiva lesione dell'imparzialità in sede di correzione”.