Pubblicato il: 15/07/2014 alle 15:14
Alessandro Pagano
“L’accorpamento dei reparti per sopperire alla carenza di personale infermieristico e di supporto deciso dalla dirigenza del Sant’Elia non ha senso. Già oggi i reparti scoppiano, figurarsi cosa accadrà quando tale decisione entrerà a pieno regime. La riduzione dei posti letto in reparti fondamentali come Oncologia, Chirurgia vascolare, Neurochirurgia, Pneumologia, Ematologia e Urologia che inevitabilmente conseguirà a questa iniziativa imponderata creerà seri disagi ai pazienti ma anche gravi problemi sotto il profilo organizzativo e della qualità delle prestazioni all’interno del presidio ospedaliero”. Lo dice il deputato nazionale di Ncd, Alessandro Pagano, in un documento nel quale critica le scelte dei manager dell'Asp.
“Quella dell’accorpamento dei reparti – aggiunge il parlamentare – è una soluzione assolutamente inadeguata e irresponsabile, in quanto costringerà i pazienti a sopportare disagi insostenibili, incidendo negativamente sul livello qualitativo delle prestazioni, senza contare che sarà passibile di censure da parte della Corte dei Conti. Anziché questa soluzione, è necessario al contrario adottare subito interventi razionali e adeguati alla gravità della situazione. Per cui, come già successo in molti altri casi in Italia, anche in questa Provincia bisognerà trovare delle soluzioni temporanee, meno traumatiche, meno costose e meno rischiose sotto il profilo delle responsabilità civili e penali. Nel caso specifico, è notorio come in alcuni poliambulatori della Provincia, oltre che nei presidi ospedalieri di Mazzarino e di Niscemi, il carico di lavoro durante questo periodo è nettamente diminuito”.
Secondo Alessandro Pagano, “occorre intraprendere subito la strada di un censimento dettagliato del personale infermieristico e di supporto attualmente in servizio, disponendo così gli spostamenti temporanei. Un ripensamento in tale direzione degli organi competenti prima di compromettere irrimediabilmente una situazione già molto difficile è quanto mai necessario e urgente”.