Pubblicato il: 14/03/2025 alle 18:33
(Adnkronos) –
Ci sono elementi nuovi sul delitto di Garlasco. Così la giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli ha motivato il via libera alla riapertura delle indagini nei confronti di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Alla luce "degli elementi nuovi e, in particolare – si legge nel provvedimento con cui la gip aveva ordinato il prelievo del Dna a Sempio (fatto ieri dai carabinieri a Milano) – della utilizzabilità del profilo genetico estratto dal materiale biologico rinvenuto sotto le unghie della vittima e alla sua compatibilità con il profilo genetico riconducibile all'indagato", amico del fratello della vittima. Il sì alla riapertura arriva dopo due bocciature da altrettanti giudici per le indagini preliminari e dopo una precedente archiviazione nei confronti dello stesso Sempio. Il Dna di Sempio va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine", ha disposto con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice. Intanto i carabinieri di Milano hanno acquisito, dalla Procura generale di Milano che ha rappresentato l'accusa nel processo d'appello bis sul delitto di Garlasco, l'intero fascicolo che riguarda Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio della fidanzata avvenuto il 13 agosto 2007. I militari, che nel 2020 hanno già provato a indagare (nonostante la competenza sia di Pavia) su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, già archiviato in precedenza dalla Procura pavese, provano a distanza di cinque anni a riaprire un caso su cui – a prescindere dagli elementi che riguardano Sempio, indagato per omicidio in concorso – è necessaria la richiesta formale di revisione per cancellare la responsabilità di Stasi. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)