Pubblicato il: 29/07/2014 alle 14:04
Gli attivisti No Muos non si arrendono. Lo hanno ricordato oggi al Palazzo delle Aquile di Palermo, dove nell'aula Rostagno hanno incontrato la stampa per rendere noto “il grave livello di repressione traducentesi in violazione di libertà personale subito dagli attivisti a cui qualche giorno fa è stata notificata una misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Niscemi e l’impedimento altresì di accedere anche in maniera temporanea alla suddetta area”.
A 29 attivisti No Muos è stata notificata la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Niscemi. I fatti contestati riguardano la manifestazione dell’1 marzo 2014. “Questi provvedimenti non riusciranno a sortire gli effetti sperati dalla magistratura, a render dunque noto che il movimento intero con tutte le sue sfaccettature rivendica e difende le pratiche contestate in quanto pratiche di movimento condivise da tutti che da Niscemi alla Val di Susa raccontano una Sicilia che resiste e si prepara a tornare a Niscemi dal 6 al 12 agosto nonostante divieti e denunce, in maniera assolutamente unitaria e decisa” ha affermato Fianella Giordano del coordinamento regionale dei Comitati NoMuos.
“Il fatto che questi provvedimenti giungano proprio alla vigilia del corteo del 9 agosto palesano la chiara volontà di provare a scoraggiarne la partecipazione che invece ci aspettiamo essere sempre maggiore e determinata. La magistratura così solerte nell’inviare questi provvedimenti non si è presa alcuna responsabilità nel verificare con quali criteri la base sia stata costruita in una riserva naturale sottoposta a vincoli ben precisi, quali effetti ha sulle popolazioni in termini di danni alla salute. Invece di indagare su tali questioni ben più pericolose per la salute dei cittadini si preferisce colpire gli attivisti che prendono parte alle manifestazioni in nome di una libertà di espressione che dovrebbe essere garantita e che invece viene costantemente lesa” ha precisato Pietro Muratore del comitato NoMuos Palermo.
“Solo qualche settimana – ha raccontato Ivan Lupo, portavoce dei centri sociali palermitani – il movimento è stato colpito con la notifica di 5 fogli di via a giovani studenti No Muos, come se non bastasse venerdì è stata altresì notificata questa misura cautelare a ben 29 attivisti No Muos provenienti da varie parti della Sicilia tra cui 12 a giovani militanti dei centri sociali palermitani. Questi divieti di dimora e in generale tutti questi provvedimenti repressivi altro non sono che divieti di vivere e difendere la nostra terra esposta a enormi e gravi rischi ai danni dell’ambiente e della salute. L’anno scorso abbiamo invaso la base per ricordare a chi ci governa, ci reprime e si erge a difesa di un esercito straniero che i veri invasori sono loro e non noi che reclamiamo il diritto all’autodeterminazione dei luoghi che amiamo e viviamo, la libertà personale di manifestare per ciò in cui crediamo. Pertanto come centri sociali palermitani, parte integrante di questo grande e composito movimento, ribadiamo la nostra assoluta partecipazione alla manifestazione del 9 agosto perché questi atti giudiziari non ci fanno di certo intimidire né desistere dal raggiungimento dei nostri obiettivi”.