Pubblicato il: 09/08/2014 alle 10:08
Qualche giorno fa un messaggio a sfondo razzista aveva generato il panico in Italia: “Poliziotto malato di Ebola”. Dopo le indagini della polizia postale è emerso che il post, pubblicato su un famoso social network, era stato scritto da un giovane torinese e che l’allarme era assolutamente infondato. (leggi l'articolo di approfondimento)
Il dottor Roberto Santorsa, neo direttore della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della pubblica sicurezza di Stato, ha voluto diffondere una nota ufficiale per smentire con assoluta fermezza le notizie circolanti le ipotesi di contagio.
Ecco il testo:
“Nessun poliziotto è malato. Nessuno è contagioso. Tutti i poliziotti sottoposti al test per la tbc sono in servizio”. Il dott. Roberto Santorsa rassicura. Sui 754 poliziotti che ad oggi hanno effettuato il test di Mantoux, 40 sono cutipositivi (circa il 5%): tale risultato non è assolutamente indice di malattia ma attesta
solo un pregresso contatto con il microrganismo che può essere avvenuto anche molti anni fa. Il test all’intera popolazione italiana farebbe registrare valori analoghi se non addirittura superiori.
In una ampia intervista sul sito https://www.poliziadistato.it/articolo/view/35429/ il medico della Polizia di Stato presenta i risultati degli esami sanitari e un vademecum corredato di foto per spiegare agli operatori in quali circostanze indossare i dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, occhiali, camici, etc.) ed il loro corretto utilizzo.
La Direzione di Centrale di Sanità della Polizia di Stato lancia anche il nuovo servizio che consente di ricevere chiarimenti e indicazioni sanitarie su eventuali dubbi.
Quanto affermato dalla Direzione Centrale di Sanità della Polizia diStato è stato avvalorato da Maria Ciardi, professore associato di malattie infettive presso l?Università La Sapienza di Roma, che conferma l?infondatezza dell?allarme diffuso in questi giorni sottolineando che per i poliziotti impegnati in prima linea sono previsti controlli stringenti per garantire la sicurezza e la serenità degli stessi operatori.