Pubblicato il: 15/09/2014 alle 17:01
Dare del “mafioso” a un attivista No Muos non è un reato, ma è pur sempre un atto “corrosivo e poco diplomatico”. Così il gip di Palermo Piergiorgio Morosini archivia la querela del comitato contro il governatore Rosario Crocetta che, di fronte alle loro proteste dopo il via libera della Regione al mega radar di Niscemi nel novembre del 2013 li aveva accusati di “essere mafiosi”. Ma se da un lato la presunta diffamazione viene archiviata come un “legittimo diritto di critica”, dall'altro il magistrato mette nero su bianco che questo modo di agire tende a criminalizzare chiunque non la pensi come lui.
“Si tratta comunque di un agire politico inutilmente corrosivo del differente punto di vista altrui – scrive Morosini nell'ordinanza di archiviazione del caso – un comportamento a cui purtroppo il confronto pubblico, anche in Sicilia, è ormai assuefatto”.”L'accostamento posto in essere da Crocetta nei confronti della rispettabile presa di posizione del comitato No Muos – continua Morosini – manifesta un'aggressività verbale alla spasmodica ricerca del colpo ad effetto e tende quindi” ad offendere l'opinione altrui”.