Pubblicato il: 03/10/2014 alle 07:32
A un anno dalla Strage di Lampedusa nulla sembra cambiato: i barconi continuano ad arrivare, la Sicilia e l’Italia chiedono un supporto comunitario per gestire gli sbarchi, ormai ingestibili e inarrestabili, e l’Europa fa spallucce.
Non bisogna, però, dimenticare che, dietro tutte le strategie politiche, esistono delle persone che vivono un dramma; persone disposte a tutto – anche la stessa vita – per abbandonare i propri paesi e cercare fortuna altrove.
Per ricordare i 366 migranti che sono annegasti il 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa la Rete degli Studenti Medi Caltanissetta, in linea con altre scuole italiane, ha organizzato un flash mob che “unirà” simbolicamente i ragazzi attraverso un nastro giallo.Questo colore, infatti, non identifica alcun partito politico e, dunque, può essere accettato in modo universale da tutti proprio perchè
– spiegano in un comunicato gli studenti nisseni – “l'orrore di queste morti senza nome è un problema che ci riguarda e ci lega tutti”.
La manifestazione spontanea, scegliendo simbolicamente la data in cui sono morti il maggior numero di uomini e donne, vuole ricordare tutti coloro i quali, in questi “viaggi della speranza”, sono annegati insieme ai loro sogni in quel meraviglioso mar Mediterraneo che troppo spesso diventa un cimitero liquido.
Durante il flash mob saranno distribuiti dei volantini con alcuni dei tragici dati sull'immigrazione clandestina e dei braccialetti gialli.