Pubblicato il: 05/10/2014 alle 10:24
Il residence dove è avvenuto l'omicidio
Che il feeling fra quella giovane coppia non vi fosse più, era cosa risaputa. La storia di Ivana Intilla, la ragazza di 27 anni originaria di San Cataldo e massacrata a coltellata dal marito Raffaele Ottaviani, di Cattolica nel Riminese, che s'è poi sferrato una coltellata al cuore, è identica a tante altri drammi che si consumano fra le mura domestiche italiane. Loro si erano sposati due anni fa, quando la giovane sancataldese era già incinta di quei due bellissimi gemelli di 3 anni ora testimoni di quell'aggghiacciante di follia che ha scosso l'Italia. Una tragedia avvenuta al piano terra di un elegante residence di via Cabral 63.
Ivana però – come ricostruito dai carabinieri che hanno sentito familiari, amici e vicini di casa della coppia – aveva abbandonato il marito, trasferendosi da una settimana in un residence con i figli. Forse alla ragazza è stato fatale l’incontro con il marito di ieri pomeriggio. Forse Ivana Intilla aveva accompagnato i bambini per farli vedere al marito. Un incontro che si rivela fatale perché d'un tratto scatta il raptus omicida di Raffaele Ottaviani, che accecato dalla rabbia afferra un coltello da cucina e sferra le prime coltellate alla ragazza di San Cataldo in salotto, dove ci sono alcune tracce di sangue, poi la insegue in camera da letto dove la colpisce altre volte prima di conficcarsi la lama al petto, uccidendosi.
I carabinieri ascoltano i familiari delle vittimeE' stata la madre di Ivana Intilla a fare l'orrenda scoperta, quando è andata a bussare alla porta del genero ma senza ottenere risposta. Così ha insistito, fin quando ad aprire la porta è stato uno dei nipotini. Ed è stato allora che la madre della ragazza ha urlato a squarciagola, rinvenendo i corpi della figlia e del genero in una pozza di sangue. Le grida d'aiuto della donna hanno attirato un vicino di casa. Parte la chiamata al 118, arrivano i carabinieri, ma per quella giovane coppia in crisi era ormai troppo tardi. Nel frattempo la madre di Ivana aveva trascinato fuori casa i due nipotini, subito allontanati e ospitati a casa di una zia. E il il sindaco di Cattolica, Piero Cecchini, si è subito attivato per firmare un provvedimento d’urgenza di affido per i due bambini.
La Procura di Rimini ha disposto l'autopsia sui corpi della sancataldese Ivana Intilla e dell'uxoricida. Ivana lascia i genitori, due sorelle e tre fratelli. Gente conosciuta a Cattolica: il padre ha lasciato ai figli la conduzione del panificio-pasticceria Santo Stefano, vicino alla rotatoria di via Emilia Romagna. L'uomo ha accusato un malore quando con una delle figlie è arrivato nel residence dove Ivana era stata brutalmente assassinata. Una tragedia che ha sconvolto due famiglie. Ma ora ‘è da pensare al futuro dei due fratellini, forse ancora inconsapevoli che papà e mamma non ci sono più.