Pubblicato il: 06/10/2014 alle 15:07
Torna a proclamare lo sciopero della fame, Emilio Missuto, un imprenditore edile di Gela di 40 anni, dichiarato fallito “per colpa dello Stato”, ha detto. “Lo Stato – ha spiegato – mi deve dare oltre un milione di euro, per lavori già effettuati mentre il tribunale di Gela ha dichiarato fallita la mia impresa perché ha accumulato debiti per 37 mila euro”. Prima del fallimento, Missuto si occupava di opere pubbliche come il rinforzo per gli argini dei fiumi e dei costoni alpini. Missuto, non nuovo a queste forme di protesta, in passato ha anche inscenato lo sciopero della fame davanti al Tribunale di Carbonia, in Sardegna, dove è in corso un lungo contenzioso che lo vede creditore per l’appunto di 1 milione di euro per lavori pubblici già realizzati, fatturati, ma mai liquidati. La sua azienda contava una cinquantina di dipendenti che è stato costretto a licenziare. Missuto, con la sua tenda, è accampato davanti al Tribunale di Gela.