Pubblicato il: 08/10/2014 alle 09:27
Sa bene che un'eventuale circolare del Viminale che freni la trascrizione da parte dei Comuni delle nozze gay non sarebbe un danno concreto per lui e Michele Giarratano, avvocato originario di Caltanissetta, che nel 2011 sono volati a Oslo per sposarsi. Ma Sergio Lo Giudice non nasconde la preoccupazione per il figlio.
Giarratano con il marito e il piccolo Luca davanti al Municipio di BolognaSi chiama Luca, ha cinque mesi e oggi per la legge italiana ha solo un padre. ”Il mio compagno è il genitore legale, io uno sconosciuto – spiega il senatore del Pd – Perciò la nostra battaglia è anche per nostro figlio, perché venga riconosciuto che ha due genitori”. E' un altro risvolto, concreto e quotidiano, della mancanza in Italia di una legge che riconosca le unioni tra persone dello stesso sesso e per Lo Giudice è ”inaccettabile” e in contraddizione con quanto avviene in 11 paesi europei, 24 stati americani e altri che cita come una litania. Ecco perché bolla come ”un nonsense” l'annuncio del ministro Alfano: ”Èun gesto puramente politico, non c'è uno scontro tra prefetti e sindaci ma solo da parte di Ncd di cui Alfano è segretario, prima che ministro – insiste – Un gesto che rientra nell'attività ostruzionistica del partito contro la legge sull'omofobia e quella sulle unioni civili”.
Da ‘esiliato del matrimonio' come si definisce, a settembre è stato tra i primi a chiedere la registrazione delle proprie nozze al Comune di Bologna, pur sapendo che ”non produce gli effetti civili del matrimonio”, ma è ”un gesto fortemente politico, di sostegno e il riconoscimento della realtà delle famiglie omosessuali come è stato ammesso dalla Corte europea dei diritti umani”. Perciò se il Viminale andrà avanti nella cancellazione delle registrazioni, l'ex presidente Arcigay farà ricorso. ”Presenteremo ricorso per quello che noi sentiamo come un diritto – ribadisce – cioè che il nostro paese prenda atto che siamo regolarmente sposati”. E ancor di più pensando al figlio che è stato concepito negli Stati Uniti con la tecnica dell'utero in affitto. ”Luca non ha un solo genitore e vorrei che fosse così anche davanti alla legge”, taglia corto. Intanto continua a lavorare da senatore perché vada avanti l'iter per l'approvazione della legge sul riconoscimento delle unioni civili secondo il modello tedesco, presentato dal Pd.
”Mi auguro che il Parlamento sblocchi l'approvazione entro la fine del semestre italiano di presidenza europea. Sarebbe un segno importante che l'Italia possa andare in Europa dicendo: vedete, siamo riusciti a togliere quella differenza con altri paesi europei su un tema così importante come quello dei diritti fondamentali delle persone”.