Pubblicato il: 09/10/2014 alle 09:16
Davide Giarrizzo
Sembra risolto il caso legato alla sparatoria avvenuta a Gela lo scorso 14 luglio. Nessun regolamento di conti, bensì una ritorsione per un'accusa mossa ingiustamente alla sparizione di due cavalli. La Polizia ha arrestato con l'accusa di tentato omicidio il gelese Davide Giarrizzo di 26 anni, accusato anche di porto abusivo di arma da fuoco.
L’ordinanza è stata firmata dal gip presso il tribunale di Gela, Alberto Leone, su richiesta del sostituto procuratore Antonio D’Antona ed eseguita dagli investigatori del Commissariato di Gela, che hanno indagato su quella sparatoria dai contorni foschi. Grazie alle testimonianze, nonché alla visione delle riprese effettuate da alcuni sistemi di videosorveglianza, le indagini si sono catalizzate su Giarrizzo che si occupa di trasporto di animali. Alcune ore prima che qualcuno sentisse gli spari, secondo gli inquirenti il gelese aveva litigato nei pressi della stazione ferroviaria con un uomo che manifestava sospetti nei suoi confronti accusandolo di aver rubato i due puledri.
Poco dopo, nei pressi dell’oratorio dei salesiani, la vittima, a bordo della propria Nissan Terrano, incrociava nuovamente Giarrizzo, che secondo l'accusa avrebbe tirato fuori la pistola sparando un colpo ad altezza uomo, che fortunatamente non lo attingeva per la fulminea e pronta reazione della vittima che si allontanava a forte velocità.
I rilievi eseguiti sulla suddetta autovettura permettevano di rinvenire un’ogiva, calibro 6 mm, che aveva colpito il montante lato guida dove è collocato l’attacco della cintura di sicurezza.
Ieri sera Giarrizzo è stato rintracciato sulla statale 117bis, mentre viaggiava a bordo di un furgone adibito al trasporto di cavalli; all’interno deteneva una pistola e svariate cartucce di calibro 6 mm 7,65 mm. Inoltre, nel corso di una perquisizione presso la propria abitazione, è stata trovata, dentro un cassetto della stanza da letto, un’altra pistola. Gli accertamenti balistici chiariranno se una delle armi sequestrate possano essere state utilizzate per il tentato omicidio. Adesso Giarrizzo si trova nel carcere di Gela in attesa di essere interrogato dal giudice. FOTO ARCHIVIO