Pubblicato il: 09/10/2014 alle 09:27
Trent'anni di carcere. E' la pesante richiesta di condanna avanzata dalla Procura generale di Caltanissetta per Fabio Greco, il quarantenne che uccise e seviziò la madre adottiva Iolanda Di Natale di 73 anni, che nell'agosto del 2012 massacrò nella abitazione a Gela. Greco in primo grado era stato dichiarato incapace di intendere e di volere e il Gup ne dispose il ricovero per 15 anni in una casa di cura, ma adesso sulla scorta di una perizia psichiatrica eseguita dagli esperti nominati dalla Corte d'Assise d'Appello nissena che lo sta processando, l'accusa ne chiede la condanna. Alle richieste giunte dal Pg si è associato l’avvocato di parte civile Flavio Sinatra che assiste la famiglia della vittima e il brigadiere dei carabinieri Giuseppe Emmanuello, rimasto ferito nel tentativo di bloccare Fabio Greco. L'avvocato Giacomo Ventura – difensore del matricida – ha invece chiesto ai giudici di svolgere una perizia interdisciplinare da affidare a specialisti in diversi campi dello studio della mente. La linea sostenuta dalla difesa, infatti, è quella dell’incapacità di Greco. Adesso, decisiva sarà l’udienza del prossimo 29 ottobre.
I giudici saranno chiamati a valutare la richiesta del difensore.