Pubblicato il: 11/10/2014 alle 16:46
I problemi relativi al caro-acqua ed ai continui aumenti delle tariffe idriche applicate ai cittadini-utenti nisseni da parte di Caltaqua, possono trovare soluzione solo con una nuova legge. Serve una grande mobilitazione sociale e istituzionale nei confronti dell'Ars e del Governo Regionale, affinchè sia esitato il disegno di legge sull' acqua in Sicilia, bloccato in commissione “Ambiente e Territorio” dell'Ars.
E' per questo che i Sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil della provincia di Caltanissetta, avendone riscontrato grande sensibilità, chiedono al Sindaco del capoluogo, Giovanni Ruvolo, di farsi promotore di un Coordinamento di tutti i sindaci del nisseno, insieme alle organizzazioni sindacali.
Per i Segretari Generali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro, il coordinamento dei sindaci e delle forze sociali è necessario per chiedere alla IV Commissione dell'Ars e al Governo Regionale che “si riprenda l'iter del Ddl sull'acqua pubblica, bloccato da due anni. Una legge ferma, anche a causa dell'immobilismo della Politica Regionale, che l'aveva annunciata solo a parole”.
L'iniziativa del territorio di cui i sindacati si fanno promotori, chiedendo il coinvolgimento dei sindaci in tema di Acqua, potrà svolgersi parallelamente alla giusta proposta emersa durante la Consulta Civica Cittadina.
E' corretto istituire una commissione di esperti, per verificare il calcolo delle tariffe idriche, le modalità con cui vengono stabiliti annualmente gli aumenti da Caltaqua.
Ma ciò che può veramente incidere sulle tariffe idriche e sul servizio, è una nuova Legge non più rinviabile.
Gli aumenti tariffari dell'acqua in provincia di Caltanissetta derivano da un contratto capestro trentennale stipulato nel 2006 e basato su un quadro normativo Regionale inefficace a tutelare i cittadini in termini di costi, tariffe e obblighi.
Soltanto l'approvazione di una nuova legge sull'acqua pubblica in Sicilia, quale è il testo del DDL bloccato in IV Commissione all'Ars, consentirebbe ai sindaci dei comuni di difendere il diritto dei cittadini all'acqua.
Cgil, Cisl e Uil mettono a disposizione del coordinamento le organizzazioni sindacali, auspicando che il Sindaco Ruvolo raccolga l'appello e promuova l'iniziativa con i colleghi sindaci del nisseno, per un'azione insistente di un intero territorio che partendo dal Centro Sicilia possa coinvolgere altre province e obbligare i rappresentanti all'Ars e al Governo Regionale a muoversi e non perdere più tempo.
Cgil, Cisl e Uil tra l’altro, evidenziano il rischio di infiltrazione della mafia nell’affare acqua così come nei rifiuti.