Pubblicato il: 08/11/2014 alle 07:08
Ultimo atto processuale per la vicenda della nomina a primario di Chirurgia dell'ospedale “Sant'Elia”. La Cassazione infatti ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Caltanissetta, confermando così l'assoluzione del deputato nazionale di Ncd, Alessandro Pagano, che in appello era stato assolto dall'accusa di abuso d'ufficio dopo un precedente pronunciamento della Suprema Corte che aveva annullato la pena a 5 mesi e 10 giorni della Corte d'Appello nissena. Secondo il teorema dei pubblici ministeri nisseni, il parlamentare nazionale avrebbe esercitato pressioni, sfruttando la sua posizione di deputato regionale che ricopriva all'epoca, sugli ex dirigenti dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta per far sì che venisse annullato, nella primavera 2007, il concorso per il posto di primario della Divisione di chirurgia. Il concorso si era concluso con il riconoscimento dell'idoneità per quattro candidati. A quel punto, secondo l'accusa che non ha retto al vaglio dei giudici, Pagano avrebbe esercitato pressioni per favorire il chirurgo Silvio Morini, nominato primario all'inizio del 2008.
In questo troncone processuale pendente in Cassazione, i quattro medici esclusi – Arcangelo Lacagnina, Carmelo Venti, Cesare Cannemi e Michele Ricotta, non erano più parte civile non avendo ricorso contro l'assoluzione di Alessandro Pagano.