Pubblicato il: 27/01/2014 alle 11:29
Il 2014 sarà ricordato come un anno importante per la società nissena di Rugby che salirà di categoria, grazie all’impegno dei giocatori, la grinta trasmessa dai coach e dal direttore sportivo e, soprattutto, con la voglia del Presidente di far crescere a Caltanissetta non soltanto una squadra ma la cultura dello sport dalla palla ovale.
Il regolamento nazionale prevede che le prime quattro squadre in classifica possano salire di livello: le prime due si contenderanno un posto in serie B con altre squadre nazionali, mentre la terza e la quarta si giocheranno la possibilità di entrare nella “C élite”.
“Noi abbiamo già ottenuto il primo risultato – commenta il Presidente Lo Celso – ma non ci basta: nelle ultime tre partite dobbiamo vincere per raggiungere il secondo posto (davanti agli Amatori Palermo e il CUS Catania) e poter sperare nella serie B”.
I due allenatori, Salvatore Carbone e Francesco Pappalardo, hanno provato nelle partite già trascorse diversi schemi di gioco ma hanno puntato principalmente su alcuni giocatori. Le prossime due partite, invece, lasceranno spazio anche a quelli che hanno avuto meno spazio in campo. “Abbiamo due partite abbastanza facili con squadre molto basse in classifica. Questo ci permette di sperimentare e, al contempo, di non affaticare chi può essere cruciale nell’ultima partita”.
La prossima settimana i leoni nisseni giocheranno il 2 febbraio a Solarino contro lo Xiridia e poi il 9 febbraio al Marco Tomaselli di Caltanissetta contro il MIRAGLIA RUGBY. Sarà decisiva, per la classifica generale, l’ultima partita del 16 febbraio contro il CUS Catania. Il big mach sarà giocato in casa e, la partecipazione dei tifosi, sarà caldamente richiesta da tutto il team.
Giacomo Granata si ritiene già molto soddisfatto dell’andamento di tutta la società sia per quanto riguarda la prima squadra sia per le “under”. “La passione del rugby – spiega il direttore sportivo – sta crescendo in città e il tecnico Michele D’Oro dalla prossima settimana guiderà in campo non solo l’under 14 ma anche l’under 12. Vediamo aumentare anche la richiesta per l’under 16 e stiamo cercando di capire se possiamo organizzare un’under 18”.