Pubblicato il: 14/01/2016 alle 15:41
Sedici consiglieri comunali di maggioranza e opposizione chiedono all’Amministrazione Ruvolo l’immediata proroga delle autorizzazioni all’occupazione del suolo pubblico per i locali del centro storico di Caltanissetta. In una nota, i consiglieri Gianluca Bruzzaniti, Alessandro Maira, Calogero Bellavia, Valeria Alaimo, Francesco Dolce , Annalisa Petitto, Rita Daniele, Guido Delpopolo, Antonio Favata, Walter Dorato, Giovanni Magrì, Oscar Aiello, Toti Petrantoni, Calogero Adornetto, Angelo Failla, Salvatore Calafato contestano la Giunta secondo la quale non ha prorogato le autorizzazioni ai gestori, intimando quindi la rimozione di piante, tavoli, sedie e ombrelloni di pub e caffetterie da via Palermo a corso Umberto.
Evidente il malumore degli esercenti del centro storico, che da mesi aspettavano il regolamento sui dehors già approvato dalla Giunta e pronto a passare al vaglio del Consiglio comunale. Nella premessa la delibera riporta testualmente: “Il regolamento ha finalità di migliorare l’ambiente urbano, di potenziare la vocazione economica e turistica della città, migliorando la qualità delle locali attività commerciali di pubblico esercizio di somministrazione”.
“Sembra assurdo – dicono in coro i consiglieri – che l’Amministrazione non abbia provveduto alla proroga dell’autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico comunale, intimando oltretutto, ai soli commercianti del centro storico, l’immediata rimozione di qualsivoglia arredo esterno dell’attività commerciale stessa ( piante, tavoli)”.
“In attesa che il regolamento dehors venga approvato – chiedono – abbiamo chiesto pertanto, l’immediata proroga delle autorizzazioni all’assessore competente, ottenendo dallo stesso l’impegno alla risoluzione del problema”. I consiglieri comunali si augurano, inoltre, “che per il futuro non si vengano più a creare divergenze inutili tra ciò che si afferma per il rilancio della Città e delle sue attività e ciò che realmente viene poi messo in atto, complicando la vita ai nostri esercenti”.