Pubblicato il: 23/03/2016 alle 12:18
Da uno dei partiti di maggioranza come l'Udc arriva la strigliata al sindaco Giovanni Ruvolo dopo le polemiche esplose per la collocazione delle bancarelle – poi fatte rimuovere – in corso Vittorio Emanuele in occasione della Settimana Santa. Ora a far la voce grossa è la segreteria cittadina dell'Unione di Centro che in un documento contesta fortemente la scelta dell'Amministrazione comunale – della quale fa parte il vice sindaco Matteo Tricoli in quota Udc – e secondo la quale “tempo addietro il Vescovo ebbe a rappresentare la necessità che la Settimana Santa a Caltanissetta fosse l’occasione per vivere intensamente e spiritualmente la passione, morte e resurrezione di Nostro Signore: le Vare, le Varicedde, la Real Maestranza, il Cristo Nero dovevano avere come comune denominatore il raccoglimento, la preghiera, in preparazione della domenica di Pasqua; in altre parole Sua Eccellenza fece appello a tutte le Autorità, alle Associazioni, affinché i riti cattolici non divenissero pagani”.
“L’UDC non può che condividere il pensiero del vescovo. Occorre sicuramente un poco di buon senso. E’ indubbio che per Caltanissetta – dove c’è una economia asfittica – la promozione turistica degli eventi pasquali è fondamentale – osserva ancora la segreteria Udc -. Bene la promozione pubblicitaria fuori dalla provincia di Caltanissetta, per far conoscere un’importantissima tradizione; occorre un po’ più di attenzione nel concedere gli spazi agli ambulanti, i quali legittimamente devono lavorare, purché il tutto si svolga secondo il clima sopra esposto e, non meno importante, perché le regole trovino rispetto sempre”.
Per i vertici dell'Udc nisseno “la vicenda in questione per come è stata ricostruita “……non vi era alcuna autorizzazione” risulta assai singolare; degli imprenditori esperti del settore – nel caso di specie i commercianti che hanno montato gli stand in Corso Vittorio Emanuele i quali conoscono a menadito le regole del caso – presi da abbaglio decidono spontaneamente di allestire in pieno centro storico decine di gazebo, sotto gli occhi di tutti. Non pensiamo che sia andata così. Qualcuno avrà dato loro un’autorizzazione. Anche il lavoro di tali imprenditori va tutelato e rispettato: dapprima si consente loro di installare in centro gli stand e poi si fa retromarcia”.
Da qui la richiesta del partito – giudicata imprescindibile – di un un confronto urgente con il Sindaco e i partiti che lo sostengono. “La Settimana Santa sia realmente occasione di riflessione per chi ha commesso tale errore, convertitosi sulla via di Damasco a desistere, e non andare oltre”, concludono gli esponenti dello scudocrociato nisseno.