Le cronache quotidiane raccontano di una Caltanissetta criminale, costellata da furti, rapine in casa o casi di truffa in cui incappano adulti e soprattutto anziani, spesso vittime delle quali viene carpita la bontà. Ma come si può superare lo shock che un intruso faccia irruzione nella propria abitazione, rovisti tra i ricordi, gli oggetti più cari e magari li porti anche via? C'è un modo per impedire di non aver paura a rimettere piede in casa, nella propria casa violata? Di seguito ospitiamo l'intervento di Margareth Russo, dottoressa in Psicologia, che spiega come si può superare questo trauma.
Oggi assistiamo a molti casi di furti, atti di violenza nei confronti di cose e persone. Ciò che colpisce la soggettività individuale è soprattutto il furto in abitazione.
Il furto in abitazione può capitare a chiunque ma per alcuni questo evento può essere un trauma, poiché assume un forte significato emotivo per le vittime.
L‘intrusione di un estraneo nella propria dimora rappresenta una violazione della sfera privata. Le vittime considerano la propria casa uno spazio sicuro, intimo e protetto. Il primo elemento da tenere in considerazione è quello della violazione della nostra intimità, spiega Lagorio: “Il furto in appartamento è una grave violazione di tutto ciò che abbiamo di più personale: la violenza del gesto sta proprio nella sua intrusività. Viene violato quanto di più privato abbiamo: è traumatico quanto un intervento chirurgico, in cui viene violato il nostro corpo”.
Inizialmente le persone provano uno stato di shock poi sperimentano rabbia, tristezza, frustrazione e insicurezza, paura, ansia e preoccupazione, dato che la casa è l'equivalente simbolico del nostro spazio psichico: che qualcuno entri a nostra insaputa, metta le mani in spazi segreti, privati e talvolta anche segreti, usando quello spazio psichico in maniera incontrollata e potenzialmente devastante, rappresenta uno dei traumi più gravi. L’evento traumatico può avere conseguenze di mesi o anche di anni. La reazione al trauma sono risposte soggettive. Queste risposte sono influenzate dalle caratteristiche dell’evento traumatico, dalle caratteristiche della persona e dai fattori ambientali.
Il trauma dunque consiste nella traccia che quest’ultimo lascia dentro la persona e il modo in cui la mente e il corpo reagiscono all’evento. Nelle vittime di furto si sviluppano perdita dell’appetito, ansia, attacchi di panico, comportamenti ossessivi. Èimportante accettare la tristezza e le emozioni che ne derivano ma parlarne può essere utile o praticare attività rilassanti e sport. Qualora il disagio persista è opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Questi episodi possono trasformarsi da esperienza traumatica angosciosa e stressante a crescita personale che permette al soggetto di avere a disposizione maggiori risorse per fronteggiare eventi traumatici futuri.