Sono iniziati questa mattina al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta gli interrogatori di garanzia dell'indagine “Perla Nera”, che ha portato agli arresti domiciliari funzionari dell'ufficio tecnico del Comune di Caltanissetta, un geometra del Comune di San Cataldo e due imprenditori edili. Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'ingegnere Giorgio Salamanca (difeso dall'avvocato Alberto Fiore) comparso davanti al Gip Maria Carmela Giannazzo – firmataria delle ordinanze di arresto – che al momento non ha quindi chiarito le contestazioni mossegli dal procuratore aggiunto Lia Sava e dal pubblico ministero Sofia Scapellato.
Salamanca è ritenuto dagli inquirenti il personaggio chiave dell'inchiesta, tant'è che i magistrati e gli investigatori hanno parlato di un vero e proprio “sistema-Salamanca” che si muoveva all'interno dell'ufficio tecnico di via Duca degli Abruzzi.
Sempre questa mattina, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i fratelli Calogero e Ivano Venniro – difesi dall'avvocato Danilo Tipo – mentre oggi pomeriggio toccherà all'ex dirigente dell'ufficio tecnico, l'architetto Armando Amico (difeso dall'avvocato Michele Micalizzi) sottoporsi all'interrogatorio di garanzia al cospetto del giudice per le indagini preliminari. Nelle prossime ore saranno sentiti anche il funzionario del Municipio di San Cataldo, Daniele Silvio Baglio, e l’imprenditore edile Salvatore Ficarra di San Cataldo, anche loro agli arresti in casa.
Sono complessivamente 20 gli indagati nell'inchiesta della Guardia di Finanza e dei carabinieri, tra funzionari pubblici, impresari edili e rappresentanti legali delle società di mutuo soccorso, tutti difesi dagli avvocati Walter Tesauro, Raffaele Palermo, Gianluca Nicosia, Davide Anzalone, Giuseppe Iannello, e Giovanni Di Giovanni.