Pubblicato il: 24/05/2016 alle 16:59
Gli italiani che vivono nei capoluoghi di provincia dispongono in media di 31,1 metri quadrati di verde urbano a testa. Ma in pratica, i cittadini del Nord hanno in genere più verde di quelli del Centro e del Sud. Lo rivela un focus dell'Istat sull'argomento, basato sui dati del 2014.
Le città più green sono Pavia, Lodi, Cremona e Matera, seguite da Trento al Nord, Terni al Centro, Potenza e Reggio Calabria al Sud. Maglie nere, sotto il minimo di legge dei 9 metri quadri per abitante, sono in primis Genova, Bari e Taranto. Ma anche L'Aquila, Ascoli Piceno, Foggia, Lecce, Crotone, Enna, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Olbia.
Gli abitanti del Nord hanno in media 34,8 metri quadri di verde a testa. Alzano la media Trento (401,5), Sondrio (312,4), Pordenone e Gorizia (tutte sopra i 100). Torino rimane poco sopra i 20 metri quadri, Milano poco sotto. Entrambe sono superate dai grandi comuni veneti: Padova 40,5, Venezia 37,8 e Verona 33,7. La Liguria abbassa la media, con Genova, Savona e Imperia sotto i 9 metri quadri.
Al Centro la media di verde urbano per abitante nei capoluoghi di provincia scende a 22,7 metri quadrati. Roma ha il doppio di aree verdi di Milano (45,6 milioni di metri quadri contro 22,8 milioni), ma, data la densità di popolazione, la disponibilità per abitante è la stessa. Se la cavano male L'Aquila e Ascoli Piceno, sotto i 9 metri quadri a testa, mentre Terni è sopra i 100 metri quadri e Perugia segue di poco.
Il dato del Sud sembra positivo, 33,7 metri quadrati, ma in realtà è “drogato” dalle città lucane, Potenza e Matera, e da Reggio Calabria, tutte sopra i 100 metri quadri a persona. Quasi un terzo dei capoluoghi del sud e delle isole resta sotto il limite di legge dei 9 metri quadrati. Puglia e Sicilia guidano questa poco lusinghiera classifica. I capoluoghi “grigi” sono Bari, Taranto, Foggia, Lecce, Crotone, Enna, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Olbia. Napoli resta poco sopra i 10.
Le città più “green”, Pavia, Lodi, Cremona e Matera, sono quelle che hanno dotazioni superiori alla media non solo di verde urbano, ma anche di aree naturali protette e di superfici agricole.