Pubblicato il: 18/07/2016 alle 08:36
Èstato denunciato alla Procura della Repubblica di Caltanissetta e sottoposto a DASPO per 5 anni il tifoso del Castrovillari che, lo scorso 5 giugno, a San Cataldo, prima dell’inizio della finale dei play-off, lanciò una bomba carta verso un gruppo di persone che stavano facendo il biglietto, ferendo alla gamba una ragazza di San Cataldo.
Le indagini condotte dalla DIGOS nissena, con la collaborazione dei poliziotti del Commissariato di P.S. di Castrovillari, hanno consentito di individuare l’autore del grave gesto e di denunciarlo per i reati di lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato di autovettura e lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive.
Il Questore di Caltanissetta lo ha, inoltre, sottoposto a DASPO per 5 anni. Si tratta di un uomo di 42 anni con precedenti penali per spaccio di stupefacenti, furto, ricettazione, rapina, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, già sottoposto ad un anno di DASPO nel 1995.
L’episodio, che è stato aspramente condannato dagli stessi ultras del Castrovillari, si era verificato pochi minuti prima dell’inizio della partita, quando la maggior parte dei 500 supporter giunti dalla Calabria era già entrata allo stadio. L’indagato aveva lanciato la bomba carta verso un gruppetto di altri tifosi della sua stessa squadra, forse per rancori legati a contrasti tra frange diverse. A causa della forte esplosione, una ragazza sancataldese di 28 anni, che stava cambiando un accredito in biglietteria, era stata ferita al polpaccio ed era stata trasportata in ospedale con un’ambulanza. Nell’occorso fu danneggiata anche la carrozzeria di un pulmino utilizzato da una decina di sostenitori del Castrovillari per giungere a San Cataldo.
I poliziotti della DIGOS sono pervenuti all’identificazione dell’autore del reato attraverso la visione di filmati e con riconoscimenti fotografici. Il DASPO, redatto dalla Divisione Anticrimine della Questura, è stato notificato all’indagato dal personale del Commissariato di Castrovillari. FOTO ARCHIVIO